Un incontro casuale per l’allora ventiduenne Stefano Cigarini, studente del DAMS di Bologna, un incontro che gli cambia la vita.
Camminando per il centro della città vede per caso Lucio Dalla parlare con due signori, visibilmente infastidito.
Stefano si fa coraggio e con una scusa, fingendo di conoscerlo, lo prende sottobraccio e lo allontana di qualche metro.
“Ti devo un favore” gli dice quindi Lucio e lui prontamente ne approfitta per chiedergli un’intervista per la sua tesi di laurea sul marketing discografico.
Lucio Dalla lo porta con sé nel suo studio di registrazione e alla sera riaccompagnandolo a casa, visibilmente colpito da lui gli dice “Noi due lavoreremo insieme”.
Ed è così che dopo un mese Stefano Cigarini si ritrova a lavorare per la casa discografica La Pressing- BMG Ricordi.
Da lì inizia la sua scalata al successo che oggi lo ha portato ad essere, tra le altre cose, direttore di Cinecitta World, il parco divertimenti del cinema e della TV di Roma.
Sta aprendo un secondo parco, dedicato all’antica Roma, Roma World.
Lavora anche per un grande gruppo Russo con cui ha aperto Dream Island il primo parco a tema a Mosca, oltre a varie consulenze in giro per il mondo.
Un instancabile manager, considerato il Re Mida dei parchi divertimento, Zoomarine, Rainbow Magicland e il parco a tema della Ferrari tanto per citarne qualcuno. Ci siamo chiesti quanto tempo e quanta dedizione richiede questo suo lavoro
-Tantissimo tempo e tantissima dedizione.. -ci racconta
Ha avuto la fortuna di lavorare per grandi marchi: Cinecittà, con i suoi 80 anni di storia del cinema e del costume Italiano, Ferrari, una nostra eccellenza mondiale, che ha declinato in diversi Parchi e Musei nel mondo etc.
C’è un comune denominatore per Stefano in tutto questo.
Paragona i parchi divertimento ad un’azienda complessa che ne racchiude tante dento di sé.
Ci sono le attrazioni, con tutti i temi legati all’experience degli ospiti, c’è l’innovazione, la gestione di grandi masse di pubblico ma anche bar, ristorazione, retail e servizi per la gestione di negozi e servizi al pubblico.
Ma quello che decreta il successo di questi grandi parchi e, dunque di questa grande azienda, è l’emozione che passa attraverso gli occhi dei bambini e nella preoccupazione delle mamme prima di salire su una montagna russa.
Preoccupate ma allo stesso tempo felici.
Forse anche per questo ama condividere con la sua famiglia viaggi di lavoro, visite ai parchi e provare insieme le attrazioni: per loro è divertimento e per lui anche studio e aggiornamento professionale.
Difficile staccare del tutto la spina quando fai uno dei lavori più belli e divertenti del mondo!!!
Grazie alla sua grinta e la sua instancabile tenacia che ha deciso, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, di continuare il progetto già iniziato nello scorso anno: Roma World.
Cosa l’ha spinta spinto dunque?
– Mai come in questo momento c’è un enorme bisogno di futuro.
Per il turismo e per l’Italia in generale.
Non credo nelle decisioni occasionali ma nei progetti a lungo termine. E Roma World è un nuovo parco a tema, che sorgerà di fianco a Cinecittà World, che permetterà di vivere una giornata da antico Romano. Quello che i turisti internazionali cercano a Roma ma spesso non trovano: l’esperienza della Roma antica, i legionari, i gladiatori, la vita quotidiana.
Roma World sarà il primo nuovo progetto turistico ad aprire al termine dell’emergenza Covid-19.
E’ ovvio che nel 2020 non avremo, ad esempio, i turisti americani… ma i grandi progetti si costruiscono passo dopo passo.
Il covid non ha cambiato la nostra visione né i nostri obiettivi, semmai ci deve rendere più bravi ed efficaci nel proporci al mercato. –
A Roma World l’ospite può ritrovare il vero contatto con la natura.
Entra in un vero accampamento di legionari e può vestire, mangiare e dormire come un antico Romano. Può diventare Gladiatore per un giorno o osservare i combattimenti nell’arena, fare shopping tra le bancarelle dell’antico mercato, stabilire un rapporto speciale con gli animali della fattoria, guardare uno show di rapaci o imparare a fare volare un aquila nel bosco, correre sulle Bighe di Ben Hur –nel set originale del film-, passeggiare nel bosco… insomma vivere un’esperienza unica… lì dove tutto ebbe inizio!
Un’esperienza che lo porta ad essere protagonista in questa avventura che riporta il mondo indietro di circa 2000 anni.
Stefano è fermamente convinto che sia necessario progettare le best practices e le innovazioni che rimarranno dopo che la polvere sarà caduta, ovvero che gli strascichi causati da questo periodo di recessione e lockdown sarà solo un ricordo.
Ma da qui dobbiamo imparare e partire con un’ampia visione di futuro.
Soprattutto quello legato al turismo in una terra, l’Italia che non p seconda a nessuno tra arte, storia, innovazione e creatività
– Oggi la recente emergenza sanitaria e le relative ricadute psicologiche sulle persone, alterano i nostri comportamenti. – Ci spiega Stefano -Ma una volta rientrati nella normalità alcuni bisogni e standard rimarranno.
A Cinecittà World, ad esempio, stiamo lavorando da tempo ad un progetto di smart park, già operativo da quest’estate.
Tutti i servizi e gli acquisti sono digitalizzati.
Puoi comperare il biglietto, il cibo, il parcheggio, la navetta, il salta coda, tutti i servizi nel parco o organizzare la tua festa di compleanno, dal tuo cellulare, in tempo reale, senza fila e senza passare dalla cassa.
Questo credo sia un esempio di distanziamento sociale intelligente. –
Insomma innovazione e attenzione al cliente sono le regole da portare avanti in questi parchi che raccontano anni, secoli e millenni di storia ma con un occhio sempre puntato al futuro e all’esigenza degli ospiti.
Siamo italiani, siamo creativi, abbiamo talento e Stefano ce lo sta dimostrando con la sua tenacia.
Qualche anno fa Stefano è stato anche protagonista del programma Boss in Incognito, un format americano in onda su Rai2.
Qui il leader di un’azienda viene reso irriconoscibile (nel sui caso gli sono stati rasati capelli, messo occhiali, barba e pancia finta) e lavora per una settimana sotto la guida dei suoi (ignari) dipendenti.
Alla fine si svela tra lo stupore e le reazioni incredule di chi lo ha comandato credendolo un semplice operaio.
Di questa esperienza ne ha un bellissimo ricordo perché lo ha aiutato a vedere l’azienda al rovescio, da una prospettiva diversa che normalmente non sarebbe possibile.
– Tutto quello che arriva in TV è vero… il boss è veramente in incognito! – racconta con entusiasmo.
Questa esperienza gli ha anche fatto capire che c’è in giro tanto talento non sempre supportato da altrettanta voglia di sacrificio.
E’ estremamente convinto che volontà, determinazione sono la chiave per raggiungere i propri obiettivi, con una buona dose di spirito di sacrificio.
-Il mio primo “stipendio” con Lucio Dalla fu 250 Euro al mese. Oggi un ragazzo medio lo rifiuterebbe. Io non ho fiatato e mi sono dato da fare. Una volta che sei insostituibile per un’azienda o un progetto saranno i tuoi datori di lavoro i primi a riconoscere il tuo valore. Ai ragazzi consiglio di buttarsi senza freni. Investire nelle aziende e nei settori in cui credono, essere pronti da faticare e a dare senza ricevere, essere affidabili. I risultati arrivano sul medio lungo periodo. –
Quali sfide lo attendono dunque adesso all’avvio della nuova fase 2 e la graduale ripresa dell’economia?
-Viviamo in tempi eccitanti e con il nostro lavoro possiamo modellare il nostro stare insieme futuro.
Le sfide sono tutte davanti a noi, che aspettano solo di essere colte. –
A noi cari amici non resta dunque che farci catturare dallo spirito del divertimento e dell’avventura !!
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