Lorenzo Baglioni è un cantautore, attore, comico e matematico.
Si dice affascinato di potersi definire tutte queste cose insieme perchè crede che sia il suo punto di forza riuscire a comunicare, magari anche la stessa cosa da diversi punti di vista.
Raccontando la stessa cosa con una canzone o con un monologo teatrale infatti, sa che al pubblico arriveranno cose diverse.
Hai raggiunto un incredibile successo grazie al tuo canale Youtube. Com’è nata questa idea?
È nata in maniera molto spontanea, fin da quando ero piuttosto giovincello mi piaceva far divertire gli amici.
Erano gli anni in cui nasceva il fenomeno di YouTube e dei Social Network, cominciai così a caricare i video.
Nel 2015 poi è diventata una cosa fatta con un’attenzione ed una consapevolezza maggiore. Il successo è nato soprattutto da Facebook poi siccome avevo già il canale YouTube, anch’esso pian piano è cresciuto.
Hai insegnato matematica nelle scuole, che cosa ti appassiona di questa materia? Qual è la soddisfazione più bella che ti hanno dato i tuoi alunni?
Ho insegnato due anni, tutto per me era bello, fantastico e magico essendo alla mia prima esperienza.
Essendo quasi loro coetaneo insomma, ero molto più vicino alla loro età che non a quella dei miei colleghi.
Credo sia stata un’esperienza bella non solo per me ma anche per tutti i miei alunni, un arricchimento da entrambi le parti. Stavo imparando una nuova professione, ma spero d’aver lasciato anche qualcosa in loro.
Nel 2018 hai partecipato a Sanremo tra le nuove proposte con il brano “Il Congiuntivo”, tormentone per insegnare la grammatica. Cosa ti porti dietro da quell’esperienza?
Sanremo è stata un’esperienza bellissima, un momento di grande crescita professionale che ricordo veramente con molta felicità.
Lì sei obbligato a gestire una pressione ed un’attenzione che non proverai praticamente mai più, questa cosa ti fa crescere tanto.
Ho partecipato con una canzone che avevo scritto con Michela e mio fratello, l’idea di raccontare il congiuntivo in quel modo ci divertiva.
Non l’avevamo scritta pensando a Sanremo, il fatto di essere andati lì con un brano scritto con questa spontaneità è stata una cosa che mi ha fatto vivere benissimo tutto il periodo del Festival.
Ci puoi raccontare un aneddoto legato a questa tua avventura?
Gianni Morandi dopo la prova a porte aperte con la stampa, uno-due giorni prima del Festival, è venuto dietro le quinte a complimentarsi insieme ad Anna, sua moglie… mi ha detto che gli era piaciuto molto il pezzo.
Un giorno in ascensore, mentre andavo in sala stampa, ho incontrato un mio mito, Franca Leosini, aveva fatto un pezzo con Claudio Baglioni, quello vero (ride, ndr) molto divertente tra l’altro.
Hai pubblicato un libro intitolato “È tutto calcolato!”, qual è il suo obiettivo? A chi lo consiglieresti?
L’obiettivo di questo libro è provare a raccontare la matematica in modo diverso. Essa viene sempre considerata un qualcosa di estremamente distante dal nostro mondo quando in realtà è incredibilmente presente in tutte le situazioni che viviamo.
Lo consiglierei a tutti perchè credo e spero che sia un buon modo per avvicinare al mondo della matematica mentre se lo conosci di già avrai una profondità di lettura diversa.
Penso però che ti possa divertire e stupire lo stesso.
Sei un grande tifoso viola, com’è nata l’idea della canzone per i 90 anni della Fiorentina? Che emozione hai provato?
La Fiorentina mi ha chiesto di provare a raccontare i 90 anni del club, era il periodo nel quale si sarebbe festeggiato il compleanno, è stato davvero pazzesco.
Da tifoso viola già soltanto essere contattato dalla società è stata una grande emozione. Ricordo che nella prima gara in casa, contro il Chievo, fui chiamato insieme alla mia band a fine partita al centro del Franchi, lo stadio era pieno, un’emozione incredibile.
È una cosa bella perchè tutt’oggi, dopo quattro anni, ogni giorno mi arrivano un sacco di commenti al video su YouTube. I messaggi più belli sono del tipo.. “Tifo Napoli, tifo Milan, tifo Juve… ma questa canzone mi commuove!”
Hai realizzato anche “Grazie assai! (The ballata of Rocco Commisso)” una simpatica ballata western per omaggiare il presidente della Fiorentina, ti è capitato di incontrarlo? Che cosa ti ha detto?
In realtà non ho mai scambiato due chiacchiere con il presidente Commisso e non l’ho mai incontrato di persona.
Spero di poterlo fare presto. Da quello che ho potuto vedere da questo ormai quasi anno di sua presidenza, mi sembra veramente una persona in gamba, generosa e consapevole dell’obiettivo che ha in testa.
Com’è nata la collaborazione con Mario Tozzi?
La collaborazione con Tozzi è nata in maniera divertente. Lo avevo citato essendo lui un geologo in un video dove cantavo un brano sulla classificazione dei silicati.
Lui l’ha visto e mi ha chiamato per fare una puntata nella sua trasmissione su Rai 3, “Sapiens”. Lì per l’occasione ho composto una canzone sulla luna, e da lì è nato qualcosa, come un colpo di fulmine.
Per chi ama la divulgazione scientifica Mario è un pilastro, a lui è piaciuto quel mio modo di comunicare.
Abbiamo notato soprattutto che i nostri due mondi si intersecavano in un qualcosa di estremamente interessante che poteva essere efficace.
Da lì è nato tutto, siamo solo all’inizio perchè… ci saranno un sacco di sorprese!
Quali sono i tuoi progetti futuri? Puoi svelarci qualcosa?
La prima parte della tournée sui cambiamenti climatici insieme a Mario Tozzi doveva esserci in estate ma ora purtroppo è tutto fermo, vedremo.
Stiamo lavorando ad un podcast, al secondo disco e alla realizzazione di due libri per bambini.
Comment here