Venerdì 22 maggio è uscito in tutti i negozi digitali e piattaforme streaming Tulipani (Ed. Curci / Enterprise 8), il primo singolo di Monteiro scritto con Saverio Grandi, il quale ha curato anche la produzione. Autore con oltre 300 brani all’attivo portati al successo da artisti italiani di fama internazionale (Vasco Rossi, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Stadio, Mengoni e molti altri). Tulipani, mixato e masterizzato da Gigi Barocco, è un brano dalle molteplici sfumature, a metà strada tra pop e indie, che anticipa l’uscita di un EP prevista entro il 2020. (Il brano è disponibile QUI)
“Volevo smettere di fare musica – dichiara Monteiro – poi ho ritrovato la forza di non mollare. Non è stato semplice arrivare fino a qui: anni di studio, di perseveranza, di sogni. Dentro questo progetto c’è fatica, ma anche gioia. Ma soprattutto c’è il DNA della Romagna, la mia terra, dove la vita ha una marcia in più. Nelle mie canzoni cerco di mescolare il serio con il surreale, senza l’ipocrisia di creare una facciata di circostanza, la felicità con il dolore, la malizia con l’ingenuità, la battuta con la verità e l’immaginazione con la realtà.”
Tulipani è una canzone a colori che racconta un incontro che diventa una storia speciale. La canzone comincia così: “Lucy non è più in the sky e all’improvviso arrivi tu”…
MONTEIRO (all’anagrafe Manuel Monteiro Mancini) è un giovane cantautore riccionese nato da padre brasiliano e madre romagnola. Classe ’90, si avvicina alla musica molto presto, lui stesso si auto-definisce “polistrimpellatore” e cresce musicalmente attingendo sia dalle contemporanee sonorità estere sia dalla bellezza del panorama musicale italiano.
L’abbiamo raggiunto ed abbiamo fatto due chiacchiere con lui.
Ciao Manuel, quando ti sei avvicinato alla musica?
All’età di 6 anni iniziai a prendere lezioni di batteria.
Abitavamo in un residence, era anche abbastanza grande, ma non penso che ai vicini avrebbe fatto piacere sentire tutto il giorno il suono della batteria.
Così un giorno mia madre tornò a casa con una chitarra elettrica tutta bianca, ancora me la ricordo. Lo devo quindi a lei.
“Tulipani” è il tuo primo singolo, com’è nato questo brano?
È nato ad agosto, ero in casa. Ero in un periodo dove mi stavo riavvicinando alla musica, prima volevo smettere di suonare.
Mi aveva dato troppe delusioni e forse io stesso mi facevo sempre troppe aspettative.
Per più di un anno e mezzo non toccai nessuno strumento.
Poi ad agosto, dopo aver dato l’aspirapolvere, accesi il computer, aprii Logic e avevo questo motivo che mi ronzava nel cervello.
È arrivata subito, anche se per essere quella che oggi conoscete ne ha passata di strada.
Come hai conosciuto un grande autore come Saverio Grandi e quant’è stato importante per questo tuo progetto?
Con Saverio è stato un po’ come un amore a prima vista.
Lo conoscevo già per la sua fama artistica e quando gli è arrivata la mia canzone gli è piaciuta veramente. Mai avrei creduto di lavorarci assieme. D’altronde ha scritto “Un Senso” di Vasco Rossi.
Alla prima telefonata ero molto emozionato. Se la canzone oggi è quella che ascoltate è grazie a lui, mi ha capito, ci siamo conosciuti e ha tirato fuori il meglio di me. Gli devo molto.
Quando uscirà il tuo nuovo EP?
Entro l’anno, spero. Ancora non abbiamo iniziato la produzione, ho tanti provini e li stiamo scegliendo.
Ma ho già tutto dentro la mia testa!
Un sogno nel cassetto…
Sogno che la musica che scrivo possa lasciare qualcosa alle persone. Oggi va tutto troppo veloce, la musica è sovraffollata e tutto tende ad appiattirsi.
Amo fare musica, credo di saperla fare, spero un giorno quindi di lasciare qualcosa a chi l’ascolta.
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