Lisa: quanta fatica costa inseguire un sogno? “Carpe Diem” è il suo pensiero sulla vita

Evrapress Magazine

Attualità, Moda, Eventi, Sport nel mondo

Music

Lisa: quanta fatica costa inseguire un sogno? “Carpe Diem” è il suo pensiero sulla vita

Lisa, all’anagrafe Annalisa Panetta, è un’artista che si è sempre distinta per la sua arte e per il suo carattere forte e schietto, non scende mai a compromessi.

Si è raccontata, senza filtri. Abbiamo ripercorso insieme la sua avventura al Festival di Sanremo del ’98 con il brano “Sempre” e i progetti purtroppo non andati a buon fine per vari motivi fino ad arrivare  all’idea di gettarsi in una nuova avventura nel 2018 con “Ora o Mai Più”, prima edizione del programma nel quale si è aggiudicata la vittoria.

Nel 1998 sei arrivata terza tra i “Campioni” al Festival di Sanremo con il tuo brano “Sempre”. Qual è il ricordo più bello che custodisci di quest’esperienza?

Sono tanti i ricordi che conservo, anche perché il desiderio di calcare quel palco parte da lontanissimo.

Avevo solo 13/14 anni quando guardai dritto negli occhi mio padre e gli dissi che io presto avrei cantato a Sanremo.

Sono cose che uno sente dentro, colpa del grande desidero di raggiungere i propri obiettivi e realizzare, così, i propri sogni.

In effetti, da li a poco ci sono riuscita veramente.

Il mio cuore batteva all’impazzata, tutto andava veloce nella mia testa.

Pensavo agli amici, al mio paese, ai miei familiari, e poi… volavo mentre cantavo.

Da lì l’incontro immediato con Celine Dion che mi fece i complimenti, a seguire Bryan Adams che fece la stessa cosa, e poi la telefonata da parte del manager di Bocelli che mi aveva visto e voleva farmi i complimenti, e così via.

Ci furono anche quelli di Raimondo Vianello con la sua simpatia travolgente, fino ad arrivare ad una lettera inaspettata, quella del mio produttore che mi confessava di non aver creduto in me fino a quel giorno.

Questo perché non poteva immaginare tutto quello che ero riuscita a trasmettere in pochi minuti alla gente, lui compreso.

Mille emozioni contrastanti mi avvolgevano.

“Sempre” è una canzone ancora attuale, Secondo te qual è il segreto per creare un brano immortale, senza età?

La verità: questo è il segreto! Essere autentici in tutto, dalla composizione all’interpretazione.

In Francia, hai avuto un grande successo, la domanda che sorge spontanea è: perché non in Italia?

A dire il vero anche in Italia, in meno di una sola settimana superai le 50.000 copie. Infatti aspettai il mio disco d’oro proprio dopo averne ricevuto la notizia in diretta su RTL, ma non lo ricevetti!

Avrei potuto fare un accordo con il manager di Bocelli all’epoca, Torpedine, ma a causa di altre persone non andò in porto.

I Gemelli Diversi mi chiesero la compartecipazione nel brano ”Un attimo ancora” (Dammi solo un minuto) Cover dei Pooh, ed io ne ero felicissima, perché li amavo molto e non vedevo l’ora di poter cantare con loro, ma a causa di certe interferenze non andò a buon fine.

Da lì ad un anno il mio produttore decise di cambiare aria a causa di alcuni suoi problemi personali, così si vociferava: debiti creati con altri artisti a cui si stava dedicando anziché continuare a seguire me, per cui dovette ritirarsi.

Ed ecco che, nello stesso momento, mi cercarono per intraprendere un progetto discografico in Francia. Pensai che il destino voleva che io andassi, per cui accettai con la promessa di un rientro in Italia.

Dietro il percorso di un artista vi è una vita piena di “situazioni”.

Com’è nata l’idea di prendere parte ad una trasmissione come “Ora o mai più”?

Un’agenzia che conoscevo da tempo mi contattò.

In molti, non amando il titolo della trasmissione, avevano remore sul programma, ma io, nonostante sia da sempre una persona riservata, ho accettato proprio per il titolo “ORA O MAI PIÙ” che rappresenta da sempre il mio pensiero sulla vita, il “Carpe Diem”.

Che cosa ti porti dietro di quest’avventura? Com’è stato avere come “giudice” Marco Masini?

La felicità del momento, come la vittoria e il vedere la gente in delirio dopo tutte le mie performance, ma anche l’infelicità nello scoprire, dopo, che le persone con cui ho collaborato in quel momento non erano e non sono quelle che si professano di essere.

Masini ha scritto tante belle canzoni, anche difficili, ed è stato bello reinterpretarle, però, a livello umano, mi dispiace dirlo ma non saprei, non si è comportato proprio bene con me. In più ha fatto tante promesse non mantenute, per cui no comment!

Dopo questa esperienza ti senti “artisticamente rinata”?

Assolutamente no! Mi sento rinata in tutti i sensi dopo aver superato un problema grave di salute.

Il 28 giugno 2018 è uscito il tuo singolo “C’era una volta”. Qual è il significato di questa canzone?

Penso che le parole siano abbastanza esplicite: “Poco importa adesso ciò che abbiamo detto e fatto conta solo quello che ora vedono i miei occhi.”

C’è una cover che per le emozioni che ti dà senti “tua”?

“Emozioni” di Lucio Battisti.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Nel futuro spero di riuscire a superare il boicottaggio creatosi intorno a me per continuare ad esprimermi cantando.

In modo particolare però, voglio concentrarmi per essere felice a prescindere, scrollandomi di dosso la cattiveria gratuita che solo questo mondo sa dare.

Aggiungo soprattutto alle donne serie, che non amano scendere a compromessi di alcun tipo!

I tuoi fan sono sempre al tuo fianco, che rapporto hai con loro? 

Di sostegno e confronto reciproco, in verità sempre.

Che cosa diresti ad un giovane artista che si sta affacciando nel mondo della musica?

Attenzione: non è tutto oro quel che luccica!

 

Laureata in Scienze della Comunicazione – Giornalista Pubblicista –
×
Laureata in Scienze della Comunicazione – Giornalista Pubblicista –
Latest Posts

Comment here

instagram default popup image round
Follow Me
502k 100k 3 month ago
Share