Non si arresta il successo del giovanissimo cantautore torinese Emanuele Aloia.Il suo brano, “ Il bacio di Klimt”, disponibile su tutti gli store digitali (https://emanuelealoia.lnk.to/IlBacioDiKlimt), ha superato i dieci milioni di streaming complessivi, raggiungendo su Spotify la vetta della classifica Top 50 Viral – Italia e classificandosi al #3 nella Top 50 – Italia e alla #25 della Viral 50 Globale. Su Apple Music, invece, si è classificato 2° nella classifica Top 100: Italia. E’, inoltre, il brano italiano più condiviso sulla piattaforma social del momento TikTok, con oltre 200.000 video realizzati sulle sue note. Ha raggiunto la #7 della classifica FIMI dei singoli più venduti in Italia. Anche il videoclip ha ottenuto un enorme successo superando 2 milioni di visualizzazioni su You Tube ( disponibile al seguente link: https://youtu.be/ZnL41hse2Ug ) ed è stato girato a distanza nel corso dell’emergenza Covid-19 con il montaggio di Marco Mannini. Insieme ad Emanuele, nel video troviamo la giovane influencer Anna Ciati. Il brano, scritto e composto dal giovane cantautore, prodotto da Steve Tarta, racconta di un amore appeso a un filo sottile che non riesce a stare in equilibrio. Molti sono i riferimenti artistici e letterari. Partiamo dall’‘’Assenzio’’ di Edgar Degas e “I fiori del male’’ di Charles Baudelaire alla citazione di Montale, che ritroviamo anche in chiusura del video. – Il verso ‘’Per te giuro ho sceso forse un milione di scale’’ è un omaggio alla poesia di Eugenio Montale, “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”. Ho aggiunto quel “forse” perché l’amore di un ventenne non può essere l’amore che ha provato Montale per la moglie. E’ un riferimento sentito ad una delle più belle poesie italiane. Con quel forse volevo rispettare la grandezza di quell’opera e di quell’amore così grande – spiega Emanuele. Vengono evocate con frequenti citazioni e riferimenti nelle sue canzoni. Il titolo, chiaro riferimento all’opera del pittore Klimt, sembra voler rendere ancora più vero e forte quell’amore ventenne che appare immenso e immortale nel momento in cui lo si prova.Proprio come la volontà del pittore di immortalare nella sua opera la passione e di rendere un gesto estatico e intimo come un bacio, immergendolo in un’atmosfera onirica, fissandola in una dimensione senza spazio e tempo in cui le diversità ritratte tra uomo- donna rendono ancora più forte questa fusione, così sembra essere questo amore a distanza. Emanuele, 21 anni, scrive canzoni da quando ne ha 15 e nonostante il successo raggiunto negli ultimi tempi non si monta la testa. Ed è proprio questa spontaneità che conquista. Perché diciamocelo: chi di noi quando si è innamorato non è andato alla ricerca di quei versi che sentiva scritti proprio per spiegare l’immensità dei sentimenti provati? Chi, guardando il video, non si riconosce nei gesti quotidiani raccontati, in cui si cerca di condividere attraverso una chat i momenti di una giornata senza più tempo, in attesa di accorciare le distanze? Un pezzo registrato in studio proprio poco prima del lockdown che ha fatto subito capire le sue potenzialità. Un brano che parla di malinconia ma anche di distanza. Basta pensare alla frase: “Ci siamo persi per riprenderci”.
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