Dodi Battaglia: “”Perle 2” è un best dei brani che ho cantato in tour”

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Dodi Battaglia: “”Perle 2” è un best dei brani che ho cantato in tour”

Dodi Battaglia, storico chitarrista e cantante dei Pooh, ha alle spalle una solida carriera di cinquant’anni nel mondo della musica. 

Abbiamo avuto l’onore di fare una bellissima chiacchierata telefonica nella quale ci ha raccontato l’intera genesi del suo ultimo album “Perle 2” e del grande successo riscosso in giro per l’Italia con il “Perle – Mondi senza età”.

Dodi è sempre un fermento di idee tanto che in questo periodo sta lavorando al completamento di alcuni file che da diverso tempo aveva nel suo archivio.

Il grande chitarrista del panorama della musica italiana, in quanto vicepresidente e portavoce del Nuovo IMAIE, ci ha illustrato l’ottimo progetto che stanno portando avanti a sostegno dei musicisti in questo periodo di crisi economica, conseguenza del coronavirus che si è abbattuto nel nostro Paese.

Oggi, giorno del compleanno di Dodi, si terrà “Dietro la collina – Dodi Day in Streaming” dalle 18.30 alle 20.00, potranno assistere alla diretta gli iscritti al suo Fan Club, l’artista parlerà di libertà, mostrerà dei filmati, suonerà live e risponderà alle domande dei suoi sostenitori. Ad affiancarlo ci sarà il figlio Daniele.

La diretta verrà trasmessa nel gruppo privato appositamente creato e disponibile al seguente link: https://www.facebook.com/groups/DodiBattagliaFanClub
Verrà ammesso chi dimostrerà di appartenere al DB Fan Club fornendo l’indirizzo email indicato al momento dell’iscrizione ed il numero di tessera. Sul sito di Azzurra Music alla pagina https://bit.ly/3grHrRC è disponibile il modulo per l’iscrizione.

“Perle 2” è il tuo nuovo progetto discografico…

Ho deciso di intitolare il mio nuovo progetto “Perle 2” perchè nasce da un “Perle” che è stato questo tour che ho fatto due anni fa e che ha registrato il sold out in quasi tutti i teatri italiani.

Gli organizzatori mi hanno così proposto di conseguenza di fare un secondo tour di “Perle – Mondi senza età”.

La tournée è iniziata ad ottobre dello scorso anno ed è andata avanti fino a gennaio, mancavano solo tre concerti alla fine, Milano, Verona e Brescia. Quest’ultimo era il luogo dove avevo pensato di registrare “Perle 2”.

È un disco composto non dai brani di “Perle” ma da delle canzoni aggiuntive che ho voluto inserire nella scaletta dello spettacolo teatrale.

Non mi piace mai riproporre le stesse cose che ho fatto fino ad un momento prima quindi ho aggiunto altri dieci brani.

Siccome questa possibilità di incidere a Brescia non c’è stata, in un momento di positività, sono andato a risentire ciò che avevamo registrato nel corso dei concerti (ogni due/tre registriamo sempre per fare qualche miglioria) e ho visto che c’erano già cose buone.

Ho fatto in maniera che “Perle 2” non fosse un concerto registrato a Roma all’Auditorium Parco della Musica come il precedente, l’ho fatto diventare un “best” delle canzoni cantate in tour dove c’era il pubblico migliore ed i miglior fraseggi.

Di conseguenza in questo momento di chiusura, il problema era come mixare questo lavoro.

Non potevo andare nello studio di Verona allora ho chiesto al tecnico di procedere nel mixaggio di questi brani e siccome ho uno studio di registrazione sopra casa mia a Bologna, lui verso Pasqua mi ha mandato tutto quello che aveva fatto ed io l’ho ottimizzato.

Paradossalmente questo è stato un disco ancor più curato, è stato fatto un lavoro di cesello. Ho girato in positivo una cosa negativa.

Com’è nato il brano “Sincerity”?

“Sincerity” è una perla delle perle, un brano jazz che mi ha proposto Marcello Balena insieme ai suoi collaboratori, alcuni dei quali già conoscevo.

Il batterista per altro è il figlio adottivo di Red Canzian.

È una cosa accaduta per caso. Penso che la vita sia fatta di questi momenti, per cui devi essere pronto anche spiritualmente ad accettare le varie sfide che essa ti offre.

Marcello mi ha detto “Ti farebbe piacere fare parte di questo progetto jazz?”

Siccome avevo preso due anni prima una laurea ad honoris causa in chitarra jazz al conservatorio di Matera, ho pensato che sarebbe stata una bella occasione per mettermi alla prova.

Inizialmente mi hanno inviato tre brani poi ho scelto questo e l’ho completato.

Il tutto è avvenuto via We Transfer, sfortunatamente senza incontrarci. Fare musica così non è semplice, spesso uno non capisce bene lo spirito delle collaborazioni.

“Sincerity” è un regalo, è una cosa che non c’entra nulla con i brani storici dei Pooh contenuti in “Perle” ma ci stava bene visto il periodo.

Credo che alla gente faccia piacere avere un regalo in più.

Il disco sta andando molto bene. Da settimane è nei primi dieci in classifica, considerando che tre/quattro posti sono occupati giustamente da Ezio Bosso, un grande musicista purtroppo scomparso.

Progetti per il futuro?

In questa “solitudine”, una persona ha anche la possibilità di fare un po’ i conti con se stessa, vedere quali sono gli amici veri.

Spesso faccio i conti anche con il mio passato, sto aprendo dei file lasciati lì incompleti e ne stanno uscendo fuori delle belle cose.

C’è un giovane artista che l’ha colpita particolarmente? Cosa ne pensa di questo “cambiamento” che con gli anni sta subendo la musica?

Non ho un atteggiamento di pregiudizio nei confronti dei giovani, trovo che il livello si è molto innalzato.

Ora i nomi meno altisonanti sono già persone che fanno un’ottima musica, vuoi per il miglioramento dei sistemi di comunicazione, vuoi per la progressione delle scuole, tutto sta andando per il meglio.

L’unica cosa che voglio dire è che mi manca un po’ la punta di diamante. Trovo che il livello medio si sia alzato ma mi manca l’eccezione, quei grandi artisti come Baglioni, Battisti, Celentano, Mina, i Pooh ecc…

L’unico, ma non so se considerarlo giovane, è Tiziano Ferro, un grande artista, non così fresco come quello che credo intendi tu.

È un po’ di tempo che non trovo la “Giorgia” della situazione.

Inoltre ci ha svelato una bellissima iniziativa che gli sta particolarmente a cuore…

Sono vicepresidente e portavoce del Nuovo IMAIE, una società di collecting che si occupa di distribuire a musicisti, interpreti ed esecutori una cifra annuale intorno ai 50 milioni di euro.

Grazie all’interessamento del presidente e di tutti i soci dell’istituto, abbiamo deciso di finanziare un progetto per 7 milioni e mezzo di euro, in favore di tutti coloro che fanno il mio mestiere e che  conseguentemente a questo coronavirus non lavorano più.

Abbiamo già distribuito questa prima tranche per una cifra a testa che si aggira sui 1.500 euro, e stiamo per distribuire la seconda parte della stessa somma.

Laureata in Scienze della Comunicazione – Giornalista Pubblicista –
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Laureata in Scienze della Comunicazione – Giornalista Pubblicista –
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