Come in molte altre storie, anche per Leandro Serra l‘amore per il bar nasce un po’ per caso.
Quello che non sappiamo è che se non fosse stato bartender, Leandro, ci racconta, avrebbe probabilmente dedicato la sua vita a fare il marinaio.
Nascendo su un’isola, con un fratello nella marina militare, e come tanti altri ragazzi del posto immagina che quello sarebbe stato il suo destino.
Invece in una lontana estate del 1977, mentre è in vacanza sulla Maddalena a trovare il fratello inizia ad avvicinarsi al mondo del bar.
Un po’ come si conveniva allora, facendo un po’ di tutto, quasi più un “garzone” che come barman, si occupava della pulizia dei tavoli, di portare a tavola ma già rubava con gli occhi i segreti di questo complesso mestiere.
In quel periodo frequentava un istituto professionale, quindi terminata l’estate è tornato a scuola.
L’anno successivo riprende il lavoro che inizialmente non apprezzava abbastanza per via del fatto che gli rubava il tempo per uscire e divertirsi.
Col tempo poi si è reso conto che invece stava diventando la sua passione.
Oggi, dopo 43 anni, è un lavoro che continua ancora a stupirlo, a farlo sorridere e rendere felice, come ci racconta.
– Il bar è come un figlio che accudisci. Non ci dormi la notte e sei perennemente in servizio, soprattutto quando hai tante responsabilità. Ogni giorno vorresti camboare e migliorare qualcosa. – ci confida.
Durante la chiusura dovuta al lockdown, e la prima volta in assoluto che si è fermato, insieme a Laura, sua collaboratrice, ha ideato la nuova drink list.
Per il momento sarà on line corredata di foto per dare un’idea di ciò che saranno le novità del 2020 ma Leandro si augura presto di poter tornare al cartaceo che predilige.
– Per il momento ci dobbiamo accontentare dell’on line in attesa di sentire di nuovo il profumo della carta. Raccontiamo molto di noi attraverso il cartaceo e ogni drink è un pò il nostro viaggio e la nostra storia. –
E proprio durante questo periodo è realizzato il Duke Pass. Altro non è che un’idea da molto pensata ma messa in cantiere solo adesso per rinnovarsi un pò e far sentire, nonostante le restrizioni, il cliente sempre al centro dell’attenzione e un modo per continuare a coccolarlo.
Grazie a questo pass infatti vengono spiegate le indicazioni per il cliente che, prenotando, riceve la nostra massima attenzione e la massima sicurezza durante la permanenza nel nostro locale.
Se chiediamo a Leandro quali sono i suoi progetti per il futuro e se il lockdown glieli ha scombinati ci risponde allegramente:
– I miei progetti nascono col Duke e sono in continua evoluzione. Questo locale mi dà tanto e invece di pensare alla pensione continuo a pensare ai cambiamenti e alla voglia di creare qualcosa di nuovo.
L’accoglienza è il nostro punto di forza ed è su quello che vogliamo investire. Questo mestiere è come una terra arida su cui ogni giorno devi lavorare, va coltivata con idee e soluzioni che evolvono ogni giorno.
Per me il Duke è quell’idea giusta che mi porta la gioia e il sorriso. –
E se gli chiedi di parlare della sua terra, si vede che Leandro è profondamente legato alle proprie radici e da qui nasce il suo cocktail ” Amenthos”.
Amenthos è una cultura di un paese che rappresenta tutta la Sardegna e grazie anche all’abbinamento con il film “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg, ha avuto un enorme successo.
– E’ un cocktail che parla di maschere che cambiano ogni giorno. Sono molto orgoglioso del successo di questo cocktail, va assolutamente assaggiato.- ci dice intanto che ci svela la ricetta.
INGREDIENTI:
3 cl Gosling’s Black Seal Bermuda Black Rum
1 cl rum speziato
2 cl passion fruit fresco
1 cl lime
2 cl Falernum sciroppo
top Gosling’s Ginger Beer
Bicchiere: tiki
Garnish: mentuccia con fiori di bosco
PREPARAZIONE:
Si prepara dentro lo shaker e si serve in un bicchiere tiki, che raffigura la maschera tipica dei Mamuthones di Mamoiada.
“Amenthos” in dialetto sardo significa ‘ricordati’ e ai ricordi è legata questa frase di Bob Dylan: ‘Abbi cura dei tuoi ricordi perchè non puoi viverli di nuovo’.
L’ispirazione dovuta al film di Spielberg che racconta un episodio realmente accaduto durante la Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Una bella storia di soldati che si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato, il tutto con un personaggio di spicco, la figura dell’avvocato.
Un film che lascia spazio a mille interpretazioni e lo spunto del drink nasce proprio dalle figure delle spie a partire dal bicchiere, un tiki che rappresenta una maschera, in questo caso quella dei Mamuthones di Mamoiada, che ricorda la figura del personaggio, che cambia maschera ogni momento a seconda delle persone che trova davanti.
Il drink, con note dolci, leggermente speziate come la vita, presenta un finale con note quasi dolci, come il rum utilizzato, un Gosling’s Black Seal Bermuda Black Rum, di proprietà della famiglia Gosling da oltre duecento anni, a partire dal lontano 1806, quando James Gosling, al fine di espandere il business familiare in America, partì dall’Inghilterra imbarcandosi su una nave con un carico di vini e liquori.
Se volete dunque assaggiare il vero Amenthos basta prenotare una bella vacanza in Sardegna a La Maddalena, presso il The Duke Cocktail Lounge Bar, locale inserito anche nella prestigiosa Guida BlueBlazer ai Migliori Cocktail Bar d’Italia, e farsi accogliere dal nostro simpatico amico Leandro.
Lui mette sempre un pò di Sardegna in ogni suo cocktail… si capisce sin da subito!
– La mia terra deve essere valorizzata. Il nostro è un paradiso terrestre e quindi inserire in ogni mio drink un pezzetto di terra, di sapore, di colore di essa è fondamentale.
Credo che attraverso questo modo di essere, di raccontare la propria terra voglia dire raccontare il proprio cammino.
Per me è importantissimo inserire un pizzico di sale e un po’ di terra. –
E pensando alla bellissima isola come dargli torto?
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