Eleonora Cadeddu è una giovane attrice che ha raggiunto il successo attraverso la tv.
Ha trascorso una vita, dai 2 ai 21 anni, sul set di “Un Medico in Famiglia”, in onda su Rai Uno.
Da Annuccia è diventata Anna e sicuramente è rimasta molto legata al ruolo che ha interpretato. Nel cast della serie tv c’era anche suo fratello, Micheal.
Da bambina oltre alla recitazione era una bimba sempre impegnata in tante attività che viveva con molta serenità e divertimento, proprio come fosse un gioco!
Eleonora ha continuato negli anni a studiare per accrescere e migliorare il suo bagaglio teatrale. Attualmente si sta dedicando agli studi universitari ed ha costituito una sua compagnia nella quale insieme ad altri giovani artisti dà libero sfogo alla sua creatività, realizza spettacoli ed insegna recitazione ai più piccoli.
È un peso per te essere ricordata soprattutto per il ruolo interpretato nella fiction “Un medico in famiglia?”
No, non è un peso. Ovviamente però preferisco che non venga ricordato solo questo. Ora ho una vita davanti, quello ormai fa parte di un capitolo chiuso che appartiene al mio passato.
Che rapporto hai con Lino Banfi e con gli altri del cast?
Sono in contatto quasi con tutti, chi più chi meno. Con Lino (Nonno Libero nella serie televisiva) ho un buonissimo rapporto.
Nell’ultima edizione della serie tv Anna ha scoperto che Lele non è suo padre e che quindi non è una Martini. Come hai interpretato questo colpo di scena all’interno della sceneggiatura?
È stata una cosa strana. Quando ho letto i copioni (a noi arrivano a pezzetti) non ci volevo credere, inizialmente pensavo sempre che ci fosse stato poi un risvolto positivo ed invece alla fine non è andata così.
È stato bello interpretarlo perchè almeno c’era qualcosa di nuovo anche se a livello di storia è stato molto particolare.
“Un Medico in Famiglia” sembra essere finito in modo un po’ forzato, ti è dispiaciuto? Pensi che si sarebbe dovuta girare un’ultima stagione?
Sì mi è dispiaciuto tanto perchè in questo modo sembra di non aver portato a termine quello che è iniziato tanti anni fa.
Secondo me potevano scrivere una stagione conclusiva che avrebbero girato con la consapevolezza che sarebbe stata davvero l’ultima.
Ed ora com’è la tua nuova vita?
Ora frequento l’università e continuo a studiare molto teatro. Ho una mia compagnia la “InternoEnki”, insegno teatro nelle scuole e continuo a fare provini, ad imparare e a fare laboratori.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Adesso è tutto un po’ fermo però noi ogni anno prima scriviamo e poi mettiamo in scena degli spettacoli. Ogni stagione cerchiamo di tirare fuori qualcosa di nuovo.
Un sogno nel cassetto…
Sogno di riuscire a creare qualcosa da sola.
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