Carmelo Buda, bartender: con la sua vulcanica energia si ispira a Fellini

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Carmelo Buda, bartender: con la sua vulcanica energia si ispira a Fellini

Il lavoro per il bartender nasce spesso dall’osservazione di persone che fanno questo mestiere, così come è accaduto a Carmelo Buda proprietario di Oliva.co Cocktail Society, un locale di tendenza nel cuore di Catania.

Guardando appunto dei ragazzi che svolgevano questo lavoro si è appassionato e avvicinato a questo mestiere. In particolare, ciò che lo ha colpito è la creatività che esso richiede e che investe tanti settori, che vanno dalla cucina al bar.

Con Carmelo chiacchieriamo un po’ del più e del meno, sebbene adesso è indaffaratissimo per via della ripresa.

Ripartire dopo quasi tre mesi è stato un po’ traumatico, avendo un po’ perso i ritmi e le abitudini.

Lavorativamente parlando è come se si fosse interrotto un flusso.

Le persone sono ancora titubanti su come comportarsi, non hanno ben chiare quali sono le modalità o meglio le regole che vigono all’interno dei locali.

Non sanno se, ad esempio, è necessario prenotare, se sedere con la mascherina. Insomma c’è tutto un discorso che ancora non è ben chiaro.

Sicuramente la cosa più difficile da fare in questo momento, ci dice, è reinventarsi perché ci troviamo di fronte a un mondo completamente diverso.

Si sbaglia a pensare di poter proseguire nella stessa linea di tre mesi fa.

Ancora di più è necessario adesso tirar fuori la creatività, la fantasia e guardare lungo, come si dice, per cercare di capire quali saranno le tendenze del futuro.

–  Ci stiamo dedicando, come già avevamo iniziato a fare ancor prima del lockdown, alla fermentazione, alla carbonizzazione dei drink, al miglioramento della cucina.

Sicuramente è necessario evolversi. – ci spiega Carmelo.

E proprio da questa sua creatività che è nato in questo periodo il “KIT DI SOPRAVVIVENZA”, un modo curioso studiato per non sentire troppo la mancanza dell’atmosfera del bar da casa.

L’idea è nata parlando con alcuni clienti durante la prima fase di riapertura dal 4  maggio, in cui si è potuti ripartire con orari ridotti e con l‘asporto.

Ma il bar non lo puoi vivere a distanza: davvero per chi ama bere bene, per chi ne ama l’atmosfera quel momento dell’aperitivo racchiude dentro sè un mondo.

Da qui il Kit pensato in confezioni sottovuoto per dare originalità al prodotto e far sì che le persone potevano gustarsi un buon aperitivo ricevendo tutto il necessario per poterlo preparare a casa.

Nel sottovuoto troviamo il drink già pronto, il ghiaccio e la guarnizione inerente al cocktai scelto.

E qui tocchiamo un tasto che è quello del ghiaccio.

Sorride Carmelo appena gli chiediamo se questo ghiaccio davvero serve, come spesso capita di sentir dire al bancone del bar…

Ci spiega che il ghiaccio se vuoi bere bene è fondamentale.

Bere significa godersi il momento, stare insieme agli altri, è un momento ricreativo. Il ghiaccio sì signori miei aiuta in questo.

A meno che non vogliamo subito sentire la “botta” che ci dà il cocktail, un buon ghiaccio, che deve essere trasparente, si diluisce nel drink non rilasciando impurità. Aiuta a mantenerne la temperatura gradevole e a far sì che possiamo gustarlo nel modo corretto.

Diciamocelo quindi: il ghiaccio ha il suo perché!

Ma ciò che più conta secondo Carmelo, per far stare bene un cliente è indubbiamente capire chi si ha davanti per indovinare ciò che vuole, il suo equilibrio (dal dolce, acido, alcolico, amaro et..) componendo il giusto drink che vada ad interpretare appunto il suo gusto.

Segreto di una drink list invece è che sia breve.

Al momento nel suo locale ne stanno preparando una ispirata alle sette meraviglie del mondo nuovo con altri otto drink. Classici ma non troppo scontati.

Facendo molti esperimenti e cercando prodotti nuovi (come ad esempio distillati cinesi), fare una drink list molto ampia, oltre lo spreco dei prodotti, rende soggetti a quella lista.

Carmelo dunque ha deciso di concentrarsi su otto cocktail classici più ricercati e sette cocktail fatti da loro e, giornalmente, in base alle preparazioni consigliano i migliori.

E‘ un modo per agevolare fantasia, creatività e utilizzare prodotti stagionali.

– In questo menù infatti usiamo solo prodotti distillati di quel luogo mescolati ad altri prodotti e spezie locali. –

Insomma si ha idea, gustandolo, con un pizzico di fantasia di poter viaggiare con la mente fin lì e assaporare i piaceri del posto.

Forse proprio per questo si è ispirato alle pellicole di Fellini che raccontano di una bella Italia, di amore, di passioni. Attraverso i suoi film faceva vivere la semplicità dell’Italia ma anche la sua straordinarietà.

Dedicato dunque a una Roma degli anni Sessanta tutta da vivere, dove regna l’armonia e il piacere di godersi i caldi pomeriggi primaverili, seduti nei caffè con le persone che si amano, nasce “Marcello, come here!”, il cocktail che unisce il cinema al buon bere.

Il Drink si ispira nello specifico a Sylvia (Anita Ekberg) con un twist di uno dei cocktail più eleganti conosciuti, il White Lady, servito on the rocks. Qui la freschezza degli agrumi rispecchiano la compianta attrice svedese, dal sapore magico e intrigante. Il VII Hills Italian Dry Gin con il suo tocco di ginepro rappresenta in pieno Marcello, il personaggio interpretato da Marcello Mastroianni, carismatico e affascinante, che riesce a sedurre e a conquistare la giovane Sylvia. L’uso dello Chartreau con le sue erbe nasce immaginando una passeggiata sulle rive del Tevere in Vespa, immersi in una Roma senza tempo.

Di seguito la ricetta.

INGREDIENTI:

40 ml VII Hills Italian Dry Gin
35 ml cordiale di mandarino chiarificato
25 ml soluzione citrica di Verdello
1 barspoon di Chartreau

Bicchiere: Old Fashioned
Garnish: bucce di mandarino essiccate

PREPARAZIONE:

Versare gli ingredienti in uno shaker, quindi shakerare per 20 secondi e versare all’interno di un bicchiere Old Fashioned precedentemente decorato con un rimmel di bucce al mandarino essiccate, aggiungere un cubo di ghiaccio e servire.

Molti sono i progetti di Carmelo per il futuro, sicuramente continuare ad investire sull’innovazione e perché no, creare una linea di packaging sua con progetti legati al marketing e a prodotti creati localmente.

Insomma, il bar sembra essere davvero tutto il suo mondo.

Intanto si sta dedicando alla preparazione di una grande festa che il distanziamento sociale ha costretto a rimandare probabilmente a settembre, per il suo primo anno di attività.

Masterclass, live e tanti progetti che al momento sono solo da rimandare ma che faranno ripartire al meglio l’attività di Oliva.co perché Carmelo è un vulcano di idee.

Sarà l’aria vulcanica di Catania?

 

 

 

meri desideri Administrator
Laureata in scienze della comunicazione. Redattrice, marketing manager, event planner, contatto: meridesideri@libero.it
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