OSTEOPOROSI: CAUSE E RIMEDI
L’osteoporosi è una condizione caratterizzata dalla riduzione della resistenza ossea, con conseguente aumento del rischio di fratture, cioè di rottura delle ossa. Si stima che in Italia ne siano colpiti quasi 5 milioni di persone, in gran parte donne.
In genere, nelle donne dopo la menopausa e negli anziani l’osteoporosi è il più frequente fattore predisponente alle fratture.
È un processo parafisiologico la cui presenza predispone a un maggior sviluppo di patologie con una conseguente diminuzione della speranza di vita.
SINTOMATOLOGIA:
L’osteoporosi si manifesta inizialmente con una diminuzione del tono calcico della massa ossea (osteopenia). Le ossa più facilmente interessate dalla diminuzione del tono calcico sono le vertebre dorso-lombari, il femore e il polso.
Inizialmente asintomatico, rimane tale per 2/3 delle persone. Le prime manifestazioni compaiono con le fratture, il dolore alle ossa e alla muscolatura. Solitamente il dolore è localizzato alla schiena, è di tipo acuto e si aggrava in presenza di carico. Con il progredire dell’osteopenia, si può manifestare crollo vertebrale o frattura del collo femorale.
La fratture possono portare cifosi dorsale e lordosi cervicale. Si manifestano nelle vertebre, nel femore, nel polso…
CAUSE:
Le ossa smettono di crescere in lunghezza tra i 16 e i 18 anni di età mentre la quantità di sali minerali presenti nell’osso, che determina la sua compattezza (densità ossea), continua ad aumentare fino all’età di 30 anni circa per poi ridursi dai 35 anni in poi. Tale diminuzione è molto più rapida nelle donne, soprattutto nei primi anni dopo la menopausa.
L’osteoporosi si suddivide in categoria primaria o secondaria:
OSTEOPOROSI PRIMARIA:
Sono il 95% dei casi; potrebbe essere:
• Idiopatica.
• Di tipo I (post-menopausa, da caduta ormonale).
• Di tipo II o senile dovuta a immobilizzazione, riduzione di somatotropine, testosterone, e mancanza di dei nutrienti come il calcio magnesio, vitamina D “Calcitriolo”. Si manifestano principalmente nell’osso trabecolare; la persona con questo tipo di osteoporosi sarà tendente a fratture spontanee.
OSTEOPOROSI SECONDARIA:
Sono solo il 5% dei casi; è causata da:
• iperparatiroidismo
• utilizzo di farmaci osteopenizzanti (cortisonici, antiepilettici, eparina, anticoagulanti orali, diuretici dell’ansa)
• basso peso corporeo
• immobilizzazione protratta
• ipersurrenalismo
• ipercalciuria
• BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva)
• artrite reumatoide
• sarcoidosi
• celiachia
• neoplasie maligne
• ridotto assorbimento intestinale di nutrienti
Ma quale è il meccanismo degli Osteoblasti (formano le ossa) e gli Osteoclasti (riassorbimento delle ossa)? Nella menopausa, la perdita di estrogeni provoca l’aumento delle citochine provocando l’aumentano degli osteoclasti e la diminuzione degli osteoblasti, compromettendo la densità ossea.
FATTORI DI RISCHIO:
Sono due categorie, i modificabili e i non modificabili:
1. MODIFICABILI:
• Dieta, carenza di calcio, proteine, vitamina C e vitamina D
• Basso peso corporeo, che deve essere inferiore all’85% di quello considerato ideale, o altrimenti generalmente intorno ai 55 kg;
• Abuso di alcool
• Fumo di sigaretta
• Algodistrofia
• Anoressia nervosa
• Inattività fisica
• Ipercalciuria (pH acido)
• Ipogonadismo
• Utilizzo di farmaci quali eparina, metotrexate, etanolo e glicocorticoidi che alterano il metabolismo e producono danni alle ossa
• Neoplasie al midollo osseo
NON MODIFICABILI:
• Età, che costituisce il più elevato fattore di rischio, in quanto nella vecchiaia avviene normalmente il deterioramento della massa ossea
• Fattori genetici
• Carenza di ormoni quali estrogeni (per le femmine), somatotropina, testosterone (sia per i maschi che per le femmine, nella sola forma II)
• Presenza di patologie come cirrosi, artrite reumatoide
• Malattie ereditarie: osteogenesi imperfetta, omocistinuria, acidosi tubulare renale
• Anomalie endocrine, Sindrome di Cushing (eccesso di cortisolo).
DIAGNOSI:
Densitometria, MOC (Mineralometria ossea computerizzata)
Stabilizzazione della degenerazione e tentativo di ricostruzione:
Sostegno dei fattori positivi:
• alimentazione proteica (min. 1.5 gr/kg), alcalina con accentuazione di alimenti ricchi di calcio, vitamina D e magnesio
• movimento leggero e ginnastica dolce, ma continua tutti giorni
• mezz’ora di esposizione alla luce del giorno
• olio di enotera per via orale (equilibrio ormonale)
• regolazione con prodotti minerali basici fino al raggiungimento di un pH medio di 6,8 pH dell’urina
Introduzione di sostanze mancanti:
• aminoacidi (glicina, prolina, lisina, acido glutammico, alanina, arginina) indispensabili per la sintetizzazione delle fibrille ossee portanti
• calcio, fosforo, vitamina D, magnesio, vitamina C e del complesso B. L’assimilazione di calcio non avviene con la semplice assunzioni di latte, yogurt, formaggi o altri derivati del latte. Il latte, di origine animale, è collegato all’assunzione di proteine acide, che attivano i meccanismi di tamponamento naturale dell’acidosi metabolica indotta, riducendo le riserve minerali di calcio presenti nelle ossa e nei muscoli.
ALIMENTAZIONE:
NON ECCEDERE CON:
1) il sodio: se in eccesso, oltre a favorire l’ipertensione, questo minerale aumenta l’escrezione renale del calcio dal circolo sanguigno;
2) il fosforo: questo minerale indispensabile per la sintesi di idrossiapatite (il minerale delle ossa), se proporzionalmente in eccesso rispetto al calcio, ostacola l’assorbimento di quest’ultimo. Dato che nella dieta il fosforo è generalmente più abbondante del calcio, alcuni specialisti consigliano di fare attenzione a non associare i cibi ricchi di fosforo (come certi prodotti della pesca) a quelli ricchi di calcio;
3) le proteine: causa del notevole residuo azotato, può aumentare anch’esso l’escrezione renale del calcio dal circolo sanguigno;
4) le fibre, con l’acido fitico, con l’acido ossalico e con i tannini: le fibre sono indispensabili al corretto funzionamento dell’intestino, ma se in eccesso ostacolano l’assorbimento intestinale dei nutrienti. L’acido ossalico, quello fitico e i tannini hanno la tendenza a legarsi con certi minerali nell’intestino, tra cui il calcio, impedendone la captazione;
5) il saccarosio e l’alcol etilico; sono considerati fattori negativi per il corretto metabolismo del calcio e delle ossa;
6) gli stimolanti come la caffeina e la teofillina, e il fumo.
Trattamento e valutazione in medicina tradizionale cinese:
Occorre tonificare il Rene yin. Un punto molto importante è BL 52, posto sul ramo esterno della vescica all’altezza di BL 23 visto precedentemente. È indicato nella tonificazione del Jing, infatti fra i suoi segni vi sono sempre disturbi asso¬ciati al calore.
Quindi è indispensabile tonificare i tre yin del basso tramite KI 3, LV 3 e 3SP. Sono il terzo punto Shu antico, punto Iu (o Shu), punto Terra del meridiano del Rene, del Fegato e della Milza, utili in tutte le tonificazioni di questi organi che, nel caso dell’osteoporosi, manifestano una evidente difficoltà. Ovviamente, la scelta del colore ricadrà nuovamente su quelli “caldi”. La Salvia rossa ha un effetto positivo nel combattere l’osteoporosi. L’esca del pesce azzurro polverizzata ha ottimi effetti.
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