Grasso bruno, bianco e browning: scopriamo cos’è

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Grasso bruno, bianco e browning: scopriamo cos’è

L’energia del corpo si accumula sotto forma di grassi. Il tessuto adiposo ha una strategia per accumulare nelle cellule adipocitarie i trigliceridi sotto forma di grasso.

GLOBESITY: la crescita dei casi di sovrappeso e obesità è così tumultuosa da essere paragonata a un’epidemia che si accompagna ad altre malattie quali il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari e i tumori”.

LA MASSA GRASSA:

Il tessuto adiposo ormai è considerato un vero e proprio organo endocrinologico, produce ormoni, come la leptina, che influenzano l’attività dell’intero organismo.

Nel nostro corpo vengono distinti due tipi di grasso entrambi importantissimi, con ruoli diversi, e che cambiano nel tempo, da cui dipendono la nostra salute e la nostra forma fisica.

IL TESSUTO ADIPOSO BIANCO: (WAT White Adipose Tissue) È un deposito costituito da cellule con una grande goccia lipidica, con un nucleo schiacciato in periferia e pochi mitocondri (centrali energetiche della cellula). Esso è distribuito in tutto il corpo, nel sottocutaneo e tra i visceri. Funge da magazzino e da isolante termico. Trattiene le calorie assunte in eccesso, produce ormoni, idrolizza trigliceridi depositati e immette acidi liberi nel sangue se necessario.

IL TESSUTO ADIPOSO BRUNO: (BAT Brown Adipose Tissue), costituito da una cellula ricca di piccole gocce lipidiche, tanti mitocondri e un nucleo centrale. È presente in dosi limitate nell’uomo, ma regola il bilancio energetico, aiuta a bruciare le calorie (essendo ricco di mitocondri), e in questo modo sprigiona calore (infatti è abbondante negli animali che vanno in letargo).

Normalmente i bambini possiedono una buona scorta di tessuto adiposo bruno alla nascita, che funge da difesa dal freddo, ma questo progressivamente diminuisce per far posto al grasso bianco tipico dell’adulto.

Si hanno biotipologie diverse in base ai progetti metabolici genetici, che influenzano la nostra predisposizione ad accumulare grasso in determinate zone.

Forma a MELA:

Tipicamente maschile (ormoni sessuali maschili “androgeni”)

Maggiore distribuzione di tessuto adiposo nella regione addominale.

Forma a PERA:

Tipicamente femminile (estrogeni).

Distribuzione del tessuto adiposo sui glutei e cosce.

Durante la fase postmenopausale, a causa del calo dei livelli estrogenici, si assiste ad una redistribuzione del grasso corporeo nella donna simile a quella dell’uomo.

Tuttavia influiscono anche fattori ambientali, psico-fisici e messaggeri chimici (ovvero qualità, quantità, abbinamento e frequenza di cibo ingerito). I messaggeri dialogano con il sistema ormonale creando delle alterazioni nel modo di accumulare l’adipe. Si parla di ormoni come il cortisolo e gli ormoni della tiroide (ormoni legati anche allo stress psichico-fisico-mentale).

Nelle persone obese vi è un alto rischio di contrarre malattie anche gravi, come le cardiopatie o il diabete e un rischio maggiore del 40% di contrarre tumori di ogni tipo.

 MASSA GRASSA E INFIAMMAZIONE

Il tessuto adiposo, proprio per la sua caratteristica di immagazzinare l’eccesso di acidi grassi per lungo tempo e in notevoli quantità, svolge un ruolo fondamentale nel favorire il processo infiammatorio (come l’acido arachidonico dal quale derivano agenti che scatenano l’infiammazione). L’infiammazione è una reazione delle difese del sistema immunitario che si attiva quando l’organismo è attaccato da un invasore come tossine, batteri o virus. Se l’infiammazione è frequente diventa cronica .

INFIAMMAZIONE SILENTE: una condizione nociva per tutti gli organi del nostro corpo come ad esempio le arterie. Infatti, il colesterolo, elemento naturale indispensabile per l’organismo, circola liberamente nel sangue; ma quando raggiunge concentrazioni superiori alla norma è l’infiammazione che lo “ferma” e causa l’accumulo nell’arteria che ha conseguenze molto pericolose come l’infarto del cuore e l’ictus.

Una persona sana può evitare l’infiammazione cronica solo alimentandosi in modo vario ed equilibrato. Bisogna quindi equilibrare l’energia che ricaviamo dai vari macronutrienti cioè carboidrati, proteine e grassi, in proporzione a quelli di origine animale e vegetale.

UNA PERSONA OBESA, anche se adotta abitudini virtuose, produrrà comunque più processi infiammatori che una normopeso a causa dell’eccessivo accumulo di grassi in particolare quelli nella zona addominale.

BROWNING: la capacità dell’organismo di trasformare il grasso bianco in bruno. aumenta dunque il turnover dei grassi in pazienti in sovrappeso o obesi.

Quando queste sottopopolazioni cellulari del tessuto adiposo bianco subiscono questa riprogrammazione, diventano in grado di dissipare energia termica e partecipare alla termoregolazione”.

Le istone deacetilasi di classe 1 (tra cui HDAC1, HDAC2 e HDAC3) riprogrammano il metabolismo in senso favorevole, inducendo il browning e riducendo la tendenza al sovrappeso e la resistenza all’insulina (meccanismi alla base dell’insorgenza di diverse malattie metaboliche).

COME POSSIAMO TRASFORMARE IL NOSTRO GRASSO BIANCO IN GRASSO BRUNO

Questo concetto spiega come il nostro corpo sia impegnato a bruciare calorie in eccesso quando fa freddo e rallentare il metabolismo quando fa caldo. Le ricerche hanno evidenziato che nelle persone obese è ridotta la presenza di grasso bruno.  Ciò significa che coloro che sono in sovrappeso fanno più fatica a bruciare quello che mangiano e di conseguenza tendono ad accumulare grasso.


Si ingrassa per 7 motivi oltre al cibo

1 – Ipotiroidismo

2 – Amenorrea

3 – Un microbiota sbilanciato

4 – Il cortisone

5 – Dormire poco

6 – L’insulino resistenza

7 – Interferenti endocrini: smalto, shampoo e lacca

CONSIGLI:

Per ridurre l’infiammazione silente indotta dalle abitudini alimentari è necessaria una dieta anti-infiammatoria con questi obiettivi:

  • Stabilizzazione dell’insulina
  • Ridotta assunzione di acidi grassi omega-6, che ridurrà la produzione di quell’acido arachidonico che è il fattore principale nell’avvio di un processo infiammatorio.
  • Aumentare il consumo di acidi grassi omega-3, neutralizzano l’acido arachidonico negli adipociti.
  • Consumo adeguato di polifenoli (frutta verdura fresca o poco cotta meglio al vapore, tè, vino e cacao) riducono l’attivazione di molecole in grado di stimolare ormoni pro-infiammatori, come ad esempio la PGE2. Altri ormoni del tessuto adiposo influenzati da una dieta antiinfiammatoria sono l’adiponectina e la leptina.

Una alimentazione genuina include 5 pasti al giorno, vita poco sedentaria, assenza di snaks e alimenti che accompagnano le serate tv o giochi da tavola, alcool e bevande zuccherate e gassate, rispettare i ritmi biologici, alleggerire i vestiti, tenere la temperatura dell’ambiente tiepida, aprire le finestre per 10 minuti prima di dormire, usare docce fredde “bagni derivati” nelle zone grasse (crioterapia), evitare lo stress o imparare a scaricarlo con lo sport, e molta attività fisica.

 

AYMANAYMAN AL HALWANI

esperto in tecniche tradizionali cinesi

ayman.alhalwani@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

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