Love Ghost – il loro ep “Vengasma del fantasma”

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Love Ghost – il loro ep “Vengasma del fantasma”

Un poker di brani di grandissimo livello compongono la nuova uscita dei Love Ghost, una delle più prolifiche band del pianeta che questa volta ci propone un EP in collaborazione con le migliori realtà emergenti della scena latina.

“Ghost Town” vede il featuring con Santa RM, “Inferno” si gioca in casa con Cornejo, “AL13N” si arricchisce del magnifico duetto con l’artista spagnola Vanity Vercetti, mentre la traccia di chiusura, “Pick Myself Apart”, vede la collaborazione con Lou Cornego.

Da sempre, la band capeggiata da Finnegan Bell ha dimostrato un’apertura mirabile verso le collaborazioni, concedendo attenzione a tutta la scena emergente del pianeta (ricordiamo in modo particolare i brani con Rico Nasty, Adan Cruz, Team Revolver, Geassassin, Mabiland e Tankurt Manas), ma da quando l’agosto scorso hanno suonato sia all’Auditorium BB di Città del Messico, che al Gamergy Festival di Amazon (trasmesso in tutta l’America Latina), pare essere sbocciato un vero amore nei riguardi del mondo latino.

Del resto le atmosfere suburbane che tanto hanno ispirato i Love Ghost in passato ben si sposano con le ritmiche hip-hop e l’estetica gangsta degli artisti con cui da tempo hanno cominciato a dialogare, dimostrando che l’alternative rock non è quel mondo chiuso ed impermeabile che tanti vorrebbero far credere, bensì una fucina continua di contaminazioni e “sonorità bastarde” che forse più di molti altri linguaggi sanno parlarci di questo primo ventennio del Secolo Ventunesimo.

I quattro brani sono tutti degni di nota. Nessun brano sembra essere stato curato meno di un altro. Tutto è stato perfettamente pensato, suonato, registrato e mixato. La line up dei Love Ghost ha visto ancora una volta schierati: Daniel Alcala (chitarra, ingegnere cori), Cory Batchler (tastiere, basso, cori) e Daniel Gallardo (batteria, voce) a supporto di un Finnegan Bell sempre più padrone inconsapevole della scena.

Gli artisti che si alternano a suo fianco finiscono col giovarsi di una delle voci più “pigre” ed evocative della Terra. Tutto è sempre molto “slow” e le parole più incandescenti, nella bocca del cantante, risuonano smussate, levigate, languide. Al contrario, il supporto vocale di artisti quali Santa RM, Conejo, Vanity Vercetti e Lou Cornego, aiutano le composizioni come fossero chili arroventato. Seppur amare, crude, acide, le composizioni dei “Ragazzi d’Oro di Los Angeles” sono facilissime da metabolizzare, da digerire… canzoni da tramonto infuocato, canzoni da brivido da freddo acciaio di grilletto in tasca, canzoni che pur non volendolo essere finiscono con l’essere la massima denuncia per questi anni disperatissimi di niente cosmico, in cui il denaro è l’unico metro per tutto.

“Quante stelle?”
“Dieci su dieci, amigo… dieci su dieci!”

Link streaming Spotify: https://open.spotify.com/album/60dTQOe4DFrvuAkWGMC6Fe

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