Questa volta si parla dell’artista Emmeffe, ovvero Marco Fantin, classe 1971, di Vercelli. Questo artista produce musica elettronica ambient/chill-out e i suoi lavori sono il risultato di una notevole esperienza e studio maturate nell’arco della sua vita artistica che parte dagli studi sul pianoforte classico, passa per lo studio dell’armonia, per le esperienze pop funk rock e progressive e approda finalmente all’elettronica, con uno studio approfondito della sintesi sonora e con la produzione, nel 2019, di un album dal nome “Trust”, che trovo bellissimo e che consiglio a tutti di ascoltare.
Ora è la volta di un nuovo singolo dal titolo “Rebirth” nel quale confluiscono nuovi concept di ricerca sonora e un mutato stile che è veramente interessante. Non è infatti un caso che il rinnovamento sia anche parte del titolo della traccia. Il pezzo è intenso e suggestivo e questo è risultato dell’intenso lavoro di Emmeffe che ha modellato i suoi suoni patendo da zero, alla ricerca di un sound unico sia per le drum machine che per i vari sinth. Un cesellatore del suono che ci ha lasciato, nei sei minuti di “Rebirth”, la voce di un nuovo percorso. Anche le variazioni di tempo e la patina retrocolor lo-fi data alla produzione ci immerge nel suo mondo malinconico ma che si muove in un universo che nulla ha di già visto ma piuttosto ci cede il sapore del nuovo viaggio, della scoperta, dove ogni variazione è lenta ma potente e trascina via i pensieri per mescolarli ai nuovi sapori e ai nuovi colori trovati per la prima volta. Per la prima volta veri ed intensi, senza essere di nuovo il risultato di un mondo falso e artefatto e che ormai, per l’autore, appartiene al passato ma che è comunque parte di un ciclo infinito, dove la vita ogni volta si rinnova ma che inevitabilmente lascia alle sue spalle qualcosa che non è più possibile portarsi dentro.
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