Negli anni 50/60 le giovani generazioni vedono poche possibilità di esprimere la propria sensibilità.
Trovano uno sfogo adeguato attraverso la musica.
Il rock e il suo idolo predominante, Elvis Presley, li mandano in estasi.
Nei loro idoli appartenenti al mondo spettacolo i giovani ritrovano i caratteri di una propria identità, entrando in conflitto con le generazioni adulte, da cui si distanziano in modo provocatorio.
Il vestito a borchie diventa elemento solidarizzante, il ciuffo a banana sulla fronte, la pettinatura bombata tirata verso l’alto (stile Elvis) diventano dei simboli per quegli anni.
E’ anche però l’espressione di una particolare concezione di vita.
I giovani godono dell’effetto scioccante che il loro comportamento esaltato provoca nelle generazioni adulte.
Questi ragazzi vengono definiti “teppisti” per il loro comportamento sregolato.
Tutto ciò provoca nella moda effetti rilevanti, in particolare si riflette nell’uso di jeans e abbigliamento di pelle tipico di quel periodo.
La situazione muta in due occasioni: quando i Beatles salgono alla ribalta e dopo l’assassinio di Kennedy.
Courreges, stilista francese, sotto l’influsso dell’incipiente offensiva spaziale, presenta il suo look astronauta.
Evidentemente la rassegna degli avvenimenti politici da una parte iniseme al progresso tecnologico spingono ad una propensione per forme astratte e sobrie nella moda.
I modelli presentati da Courreges indossano vestiti a taglio geometrico senza eccezioni, con pettinature lisce, quasi a cappa con contorni molto forti e netti.
La frangia molto lunga sulla fronte è d’obbligo e probabilmente dà l’idea ai Beatles per le loro pettinature a fungo.
Mentre in tutto il mondo dominano le teste a fungo, il parrucchiere di moda londinese, Vidal Sassoon sviluppa una tecnica che porta alla diffusione di pettinature geometriche estremamente chiare nella loro concezione.
Con le sole forbici Sassoon riesce ad ottenere, come in una scultura delle forme modellate in modo straordinariamente preciso per un elemento cosi labile come il capello.
I contorni netti dello stilista sono tipici di uno stile che si diffonderà in seguito in tutta Europa.
Per rompere del tutto le riserve della società conservatrice maschile però ci vorranno ulteriori impulsi innovativi.
Decisiva è l’ondata hippies, accompagnata sul piano politico-sociale dal movimento studentesco di opposizione extraparlamentare.
Comune agli hippies e alle forze attive ai margini della società sono i capelli lunghi.
Nella moda dell’abbigliamento si ritrovano le sue tracce nel look casual e notevole diventa il fenomeno di u incontro nella moda fra protesta sociale e autocoscienza del benessere.
Ne approfittano non solo gli artisti ma anche i ben pagati gladiatori dello sport.
Da ricordare i giocatori della nazionale tedesca Gunther Netzer e Paul Breitner e il mitico calciatore Inglese George Best.
author:
naturopata tricologo
e mail: emanuel.vecchioli@gmail.com
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