Una bella sferzata di energia questa compilation proposta da “I Fottutissimi”. Come un buon caffè nel torpore di un pomeriggio brumoso, i 19 brani di “Discorsi sconnessi 2006-2021”, sanno destare l’ascoltare più sonnolento. Tanto impegno, tanta fatica, tante serate in saletta, tanta voglia di andare in giro a suonare, giustamente stigmatizzate dalla band in un lavoro che propone, proprio come fosse un live, il meglio della produzione del trio.
19 caramelle da scartare senza troppa attenzione, ma che ciascuna si fa notare per un suo gusto specifico e per una sincerità che giustamente il gruppo rimarca nel comunicato stampa. La parte musicale funziona, tutto sembra girare bene e, nonostante il linguaggio sia abbastanza “visitato”, i nostri tre “fottutissimi” riesco a rimasticarlo, restituendo un suono assolutamente credibile e ben confezionato che pesca (senza plagiare) da ZZ Top (vedi “She’s not Enought”), Foo Fighters (vedi “Rocknroll Machine”), Green Day (vedi Beatles’ song”) e tanti altri.
Qualche problema, personalmente, lo incontro con la voce. Non perché sia brutta, tutt’altro, ma poiché non avendo un carattere distintivo, finisce per perdersi in quel rivolo di cantanti italiani che, seppur di successo, davvero non riesce a far breccia in chi vi scrive (vedi i vari Grignani, Sarcina, Ferrantini, etc). Spesso questo è il problema principale per tutte le band del nostro Paese. Ben sappiamo quanto è difficile trovare una voce originale, ma pensiamo che uno sforzo maggiore in questo senso, avrebbe di certo apportato tanto ad una band che dal punto di vista musicale c’è ed è centratissima in un linguaggio che, seppur pienamente codificato, potrebbe tranquillamente reggere qualsiasi passaggio radio. A riprova di ciò, consideriamo “La gente normale” (decima traccia) il loro vero singolo e pensiamo fortemente che una partecipazione Sanremese di questo brano, avrebbe potuto sancire l’affermazione del gruppo nel panorama nazionale.
Nei vari brani, i The Fottutissimi, tentano in ogni modo di ricalcare lo stereotipo delle rockstar da “provincia maledetta”, forse cadendo nel tranello che intrappola la stragrande maggioranza dei gruppi del “Bel Paese”, rendendoli alla fine un po’ banali. Lo abbiamo già detto: la musica c’è, i testi anche… e allora cosa manca? A nostro modestissimo avviso, manca ancora un poco di coraggio, di fiducia in sé stessi. Manca il credere a ciò che si è fino in fondo. In “Daniela” (seconda traccia) c’è troppo Sarcina. In “Davide” (quinta traccia), in “Guru” (undicesima traccia), in “Felici o Niente” (dodicesima traccia), in “Corazza di fango” (quindicesima traccia) c’è troppo Grignani. In “Mezze parole” c’è troppo Ferrantini.
Questa compilation ci è piaciuta, molto. Ma ci lascia aperta una domanda ferale: “chi sono i Fottutissimi?” Se loro stessi sapranno darsi una risposta, la prossima volta, potremmo trovarci davanti ad un capolavoro!
Link Spotify:
https://open.spotify.com/album/3rkPcBogz4t8v7H9kyvGjz
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