SUPERERRORE, questo il titolo del singolo d’esordio dell’artista pugliese FABRIS. Un brano Pop dalle sonorità moderne e dai contenuti profondi, quali il peso della verità e il confronto con se stessi.
SUPERERRORE (official video)
Segue l’intervista all’artista…
Buongiorno a tutti, assieme a noi il cantautore pugliese Fabris. L’occasione è l’uscita con Virgin Music Group del suo singolo e video d’esordio “Supererrore”. Con la tua musica che fascia di pubblico pensi di rappresentare?
Sicuramente il messaggio delle mie canzoni ha un canale diretto con la mia generazione, in quanto quello che percepisco può rientrare, con maggiore probabilità, tra le sensazioni provate da chi ha la mia stessa età, o giù di lì. Quando è possibile cerco comunque di estendere il messaggio anche a chi appartiene a fasce d’età diverse dalla mia, in modo tale che una persona con più anni di me, o più piccola, possa riconoscersi in quello che esprimo all’interno di una canzone.
Se dovessi indicare un grande artista di cui ti senti un po’ “erede”, chi potrebbe essere?
Non mi sento degno di definirmi erede di un altro artista, per via del livello raggiunto negli anni dagli artisti che ascolto. Al massimo potrei dirti qualcosa riguardante l’attitudine di alcuni artisti che mi hanno convinto a scrivere canzoni. Potrei fare un elenco lunghissimo di nomi ma ne faccio solo due: il primo è Vasco Rossi che, grazie alla sua capacità di esprimere con poche parole pensieri molto profondi, ha fatto luce su quei disagi che poche persone hanno il coraggio di riconoscere ed esprimere. Il secondo artista è Liam Gallagher il quale, insieme al suo fratellone, ha sdoganato sensazioni e stati d’animo legati alla voglia di riscatto sociale tipica della working class.
La tua più bella esperienza legata al mondo musicale?
Quando ho capito che, attraverso il lavoro e con costanza, è possibile migliorare nella scrittura canzoni.
Quale è stato il tuo primo approccio alla scrittura?
Un giorno pensai: “e se provassi a cantare una frase scritta da me su un giro di accordi?”. E da quel giorno non ho più smesso di pensarci.
Se ne avessi l’occasione, parteciperesti a un reality?
Istintivamente ti direi di no ma, qualora se ne presentasse l’occasione, potrei valutare attentamente la possibilità. Probabilmente la decisione sarebbe orientata comunque sul No ma se non altro ci ho riflettuto su.
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