Siamo qui con Francesco “Frank” Nobile, leader dei The Dolly’s Legend, in occasione dell’uscita con Virgin Music Group del loro nuovo album Broken songs, accompagnato dal singolo e video Piss stop.
Ciao a tutti!
Come nasce il progetto TDL?
TDL nasce nel 2007 come progetto Folk old style con canzoni chitarra-voce-armonica. Ho suonato un centinaio di volte fino al 2010 per tutto il Nord-Centro Italia con una data anche in un sobborgo di Manchester poi, dal 2015, è nata in parallelo anche la TDL Band con cui ho registrato metà dell’album Wolves’ Songs del 2019 e tutto The Scar Needs Time del 2022. Con il nuovo album, Broken Songs, sono tornato in solitaria chitarra elettrica e voce.
Qual è il percorso che ti ha portato a questo nuovo album?
Sembrerà un controsenso ma l’album è nato allontanandomi dalla musica. Mi spiego meglio: ho provato a cercare ispirazione da altri “canali” per scrivere e l’ho trovata nei libri. Ho letto un sacco di libri di autori perlopiù americani come Bukowski, Plath, Kerouac e Carver. Mi hanno fatto tornare l’ispirazione che era ferma da un po’. L’idea sul sound dell’album ce l’avevo già in partenza invece: doveva suonare, nella mia testa, molto più cupo di qualsiasi lavoro fatto in precedenza. L’effetto lo sono riuscito ad ottenere registrando le chitarre elettriche dentro ad una chiesetta in un paesino sulle colline reggiane sfruttandone il riverbero naturale. Per quanto riguarda le liriche mi sono buttato più sulla “poesia” oltre, comunque, ad uno sguardo sul mondo come nel caso di Before You Kill Me, dove ho duettato con il mio amico mQx.
Come hai scelto Piss stop come primo singolo?
Onestamente… su consiglio dei pochi a cui ho fatto ascoltare l’album in anteprima. La mia scelta sarebbe caduta su un altro brano ma se tutti quanti, e parliamo di persone di cui mi fido ciecamente, hanno indicato Piss Stop come primo singolo senza se e senza ma ci sarà un motivo. Ad un certo punto è opportuno saper ascoltare anche i pareri esterni. Con Piss Stop comunque ho voluto rappresentare il concetto di essere circa a metà strada. I quarant’anni stanno arrivando… ma si deve andare avanti. Guardando indietro solo per imparare.
Prossimi appuntamenti dal vivo?
Per ora suonerò al locale Officina19 a Piove di Sacco, in provincia di Padova, il 17 maggio, poi al Solebistro di Borgo San Giacomo, provincia di Brescia, il 31 dello stesso mese.
Com’è la scena musicale nella tua zona?
Siamo tanti musicisti per pochissimi locali. Se dovessi riassumerla al meglio la riassumerei proprio così. Il periodo è difficile per tutti per via dei notevoli aumenti del costo della vita e in mezzo, ovviamente, ci sono anche i gestori che, con il periodo Covid, hanno già preso una batosta non indifferente. Fra i locali che hanno chiuso e quelli che hanno sospeso l’attività live il numero è considerevole. Il periodo, purtroppo, è questo. Per il resto il movimento underground (dove mi riconosco) sta, neanche tanto lentamente, scomparendo. Questo è il peccato più grande. Il mio modesto parere è che non ci sia stato il ricambio generazionale quindi, se il pubblico cala, la scena inevitabilmente ne risente. Il mio invito, per tutti, è di scoprire la musica attraverso i palchi non attraverso talent show televisivi che portano soltanto ad una distruzione culturale con una reazione a catena che finirà con non far sentire più al pubblico l’esigenza di “vivere” un live.
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