Hertzen – è uscito il loro album “Emotionally Numb”

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Hertzen – è uscito il loro album “Emotionally Numb”

Sul loro website si definiscono “la più rock tra le band elettroniche” e “la più elettronica tra le band rock”: entrambe le definizioni sono funzionali a comprendere il senso dalla potente miscela sonora degli Hertzen, nella quale influenze diverse, provenienti dalla New Wae, dal rock anni 80 e 90 si combinano con l’elettronica, la techno. Sempre sul sito si legge “Dalle distese del Mar Mediterraneo e dalla giungla urbana sudamericana alla Germania”. Niente di più vero….

Gli Hertzen sono May Rei, pugliese, e Marcelo Dias, brasiliano. Entrambi vivono e si incontrano a Berlino. La prima ha studiato elettronica a Monaco di Baviera, il secondo è un Dj molto conosciuto a Rio De Janeiro, la sua città, e in un tutto il Brasile. Dal 2018 pubblicano Chotuskone, Messages From The Past e Younder and Yore. Nel 2021 esce Ananke. May Rei, in tutto ciò, è attiva anche come artista solista, e fonda la sua etichetta indipendente, Einklang Records, e per questa incide il primo album, Epiphany, seguito dall’Ep The Bite of the Witch nel 2021. It’s All About Phases, il suo terzo album, è del 2022.

È disponibile dal 14 aprile, sia in formato fisico che digitale (ovviamente sui digital store) il nuovo album del duo, dall’eloquente titolo di Emotionally Numb. Bastano infatti queste due parole a definire l’intento del duo, che propone un formidabile binomio fatto di musica elettronica a tinte fosche e brani emozionali, nati dalla penna di May Rei, nei quali esperienze di vita vissuta si calano in sonorità urbane (Coming Home) mistiche (Hypnotized, Out Of Time) , epiche (Vampires And Angel), nostalgiche ( Believe), contemplative ma inquiete (Danger).

Le influenze più evidenti affondano negli anni ’80, i Depeche Mode sono sicuramente un punto di riferimento, come in generale la scena post punk inglese, ma anche il trip hop dei Massive Attack e dei Portished è evidente. L’album è stato preceduto dall’uscita dei singoli Hope e Secret Sins. In Hope la ricerca degli Hertzen tende all’essenzialità: il brano è costituito dal binomio percussioni elettroniche e voce (magistrale). Gli altri strumenti, quando si inseriscono, lo fanno in modo breve, spesso attraverso suoni lancinanti. Il gruppo, complessivamente, attua una decostruzione. La voce è davvero protagonista, esattamente come nel videoclip, interamente girato tra le quattro mura di un appartamento, nel quale vediamo May Rei in bilico tra speranza e sconforto. In Secret Sins, nel quale si avverte l’influenza dei Cure, di Siouxsie and the Banshees, la dimensione cambia totalmente, c’è la ricerca di una musicalità accomodante, meno profonda; nel ritornello possiamo sentire delle slide guitar, ma non possiamo certo affermare che sia una novità per questa band, sempre alla ricerca di sonorità insolite anche attraverso strumenti inusuale. Nel videoclip May Rei canta in un lungo corridoio, sul quale si affacciano numerose porte

I 13 brani sono molto diversi tra loro, rivelano la ricerca di un’originalità nel suddetto binomio rock – elettronica. Le soluzioni trovate sono sempre notevoli, gli arrangiamenti sono sempre estremamente funzionali, mai eccessivi.

Link streaming Spotify: https://open.spotify.com/album/7EnNXB6tAoAo2N2hJ8Bt4m

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