Gaslighter, il disco d’esordio della band, propone vaste influenze, che vanno dal death metal scandinavo ( At the Gates, Dark Tranquillity, Arch Enemy, In Flames) fino alle coste americane (Death, Cynic), ma non disprezza elementi più melodici.
Le molteplici tracce del disco attraversano vari generi e propongono molteplici approcci. Tempi irregolari, progressive epico ed un elevato calibro tecnico travolgono l’ascoltatore in pezzi come Gaslighter, Flabbergast, Anthia e Origin of Species. A fianco ad essi sono presenti composizioni più tradizionali (ma sempre “progressivi”), come Chairborne, Procrastination, Exaltation. Fino a Samedi, che trabocca di elementi mistici, folklorici ed arcani, e Prayer, intensa, corale e lenta.
Che la band unisca la concezione mentale della musica ad elementi ed intenti tradizionali è evidente anche nel video musicale di Anthia. Qui, tra citazioni a Cronenberg (Videodrome) e al celebre The hole, viene rappresentata la metamorfosi (più horror che kafkiana) del protagonisti del video nel coleottero predatore del deserto (chiamato, appunto, Anthia). La sua compagna finirà divorata.
Il disco è molto originale, perfettamente equilibrato: gli elementi eccessivi, “barocchi” in fatto di tecnica sono sublimati da sequenza assolutamente perfette. Gaslighter è, sicuramente, il primo capolavoro di una band destinata a far parlare di sé…
Link per lo streaming:
https://anthia.bandcamp.com/album/gaslighter
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