Sin dalle primissime note tutto è svelato e, che sia un “difetto” o che sia la “cifra stilistica” del gruppo, limpido. Un suono compatto, ruvido, nella migliore tradizione di certo rock italiano, che conferma quanto di buono rinvenuto nel singolo d’esordio che recensimmo qualche mese fa.
Originale l’uso di una voce lirica ad affiancare una marcatamente pop oriented (Vibrazioni, Velvet, Timoria… quel “campo da gioco” lì). Paradossalmente, grazie alla vittoria dei Maneskin a Sanremo, questo elemento (il “finto cantato rock” italiano) potrebbe risultare piuttosto moderno e calzante, anche se (personalissimo giudizio) né impressiona, né sorprende. Nella seconda traccia, intitolata “Limite”, interessante, ma non armonizzata al meglio, è la linea vocale della cantante Gabriela, usata come fosse un theremin. Con maggiore accortezza, potrebbe risultare una carta vincente per calare un bel poker al momento giusto.
La voce di Andrea Nurchis, deludente nelle prime due tracce, viene fuori invece alla grande nella terza, “Sciacalli”. In diversi passaggi può apparire “fuori fuoco” ed al limite della stonatura, ma sempre, sgraziatamente attraente, perfino grandiosa, sul parlato evocativo e cogente dell’ultima traccia: “Specchio”. Questo brano è senza dubbio il capitolo più compiuto di questo lavoro. Gli ingredienti potrebbero esserci tutti per presentarsi da outsider a Sanremo e magari deflagrare nell’Olimpo dei passaggi radiofonici scoprendosi stars.
Con un buon management ed un po’ di intelligenza, potrebbe essere facile confezionare un successo al di là di ogni più rosea aspettativa. Che dire, ragazzi… in bocca al lupo!
Link per l’ascolto:
Spotify: https://open.spotify.com/album/0SEsmd8vyND1XUWIOzNnwp
Data di rilascio: 14 Maggio 2021
Artista: LaCùra
Durata: 16:54
Genere: Alternativa/Hard Rock
Label: DELTA Records & Promotion
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