Il protagonista del romanzo in versi “Lasciare andare” di Max Deste vive un’esistenza alquanto tumultuosa e il lutto sembra essere il filo rosso che serpeggia e domina quest’esistenza.
La solitudine è un altro tema di “Lasciare andare”. Anche l’amore e il sesso hanno importanza fondamentale nel romanzo come pure un tormento interiore senza fine…
Ed io camminavo solo ed incerto
senza una meta, senza una ragione,
ma infine, come un lampo nella notte,
nel cuore fecero breccia le muse.
Parole emblematiche che troviamo nelle prime pagine del romanzo in questione, parole che ci fanno subito “acclimatare” nell’ascesa di questo Everest esistenziale, di questo monte invalicabile che non può non essere divorato da un lettore che si appassiona alla lettura di “Lasciare andare”.
“Lasciare andare” di Max Deste è un romanzo senza dubbio romantico. In tutto il romanticismo letterario ed artistico in generale troviamo la tensione per l’assoluto, per l’infinito.
Il protagonista anela a possedere se stesso, il senso della vita, anela a possedere uno scopo finale e assoluto, anela a possedere una donna, anela a possedere una figlia etc. Il suo tormento è dovuto alla frustrazione, all’insoddisfazione di non poter possedere in modo assoluto.
Costui non riesce nemmeno a compiere un omicidio, l’unico che tenta di compiere nella storia narrata, una sorta di “coitus interruptus figurato”, di obbiettivo mancato che dimostra ancora una volta la non affermazione, la non possessione.
Ora avevo il mio piano esistenziale,
nuove fondamenta da cui partire.
Lo dissi a Vanessa, che scoppiò a ridere.
L’idea del “piano” esistenziale, di un qualcosa di assoluto e pianificato scatena le risa di un altro personaggio (Vanessa) che pure ha pianificato un piano esistenziale per la sua vita: Vanessa fa una miriade di film porno per poi poter vivere in rendita in seguito. Poi costei muore perché il suo fegato era ormai compromesso.
Quindi una storia romantica ed esistenziale allo stesso tempo. Non solo il tendere verso l’assoluto… il protagonista principale del romanzo, e non solo lui, vive una vita dissoluta che ha il sapore del nulla, di un delirio di onnipotenza romantico che è destinato a sciogliersi come neve al sole.
Il principio d’indeterminazione di Heisenberg definisce il limite nella misurazione. Si parla di “problema dei tre corpi” (titolo anche di una serie uscita di recente su Netflix) quando cerchiamo di determinare una formula/soluzione assoluta per tre corpi di simile massa che sono reciprocamente attratti tramite la forza di gravità. Nei due esempi appena citati siamo di fronte a limiti che non possono essere superati, siamo di fronte a “tensioni che non si possono risolvere”, “insolute” insomma. “Lasciare andare” di Max Deste è un romanzo di versi di tensione insoluta e questa stessa tensione insoluta provoca caos, tormento e morte, tra l’altro. Quindi una tragedia romantica ed esistenziale messa in versi, un’enorme torre crollata su se stessa che determina lo stupore e l’empatia nel lettore.
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Biografia
Max Deste è uno scrittore e cantautore svizzero. Laureato in lettere a Losanna con una tesi su Silone, in seguito ricercatore presso il FNS, attualmente vive nel Canton Ticino, dove è insegnante di scuola media e docente DFA. Dopo la raccolta poetica Chiarori in una notte senza stelle (2006), e la trilogia teatrale Le metamorfosi (2011), ha pubblicato quattro romanzi: Show Surprise (2013), Segui il tuo respiro (2017), Il desiderio di cadere (2022) e Lasciare andare (2024). Sul piano musicale, si segnalano in particolare gli album Borderline (2008), Solitaire (2009), Rumore primo (2011), We are the same (2013), Il tuo cigno è morto (2013), Ok Silenzio (2018), Antidoto 21 (2021) e Omaggio al poeta (2023). Diversi singoli sono ancora diffusi in numerose radio e alcuni hanno raggiunto i primi posti delle classifiche indie italiane.
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