Chiude con successo il Future Film Festival 2022

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Chiude con successo il Future Film Festival 2022

SI è conclusa con successo la 22° edizione del Future Film Festival.

Il primo festival italiano dedicato ai film d’animazione, VFX e alle media arts, più che mai un mosaico di iniziative, fermenti e innovazioni estremamente vario per linguaggi, ispirazioni, prospettive geografiche e temporali, ha puntato i riflettori verso il retrofuturo, ovvero “il futuro che ci siamo lasciati alle spalle”. Si tratta della corrente artistica contemporanea che si ispira al modo in cui, nei decenni scorsi, è stata immaginata, l’evoluzione della società, della tecnologia e dell’umanità.

Svoltosi tra Bologna (21-25 settembre 2022) e Modena (30 settembre-2 ottobre), il Future Film Festival accanto al concorso principale dedicato alle pellicole provenienti da ogni parte del mondo, che quest’anno contava 13 lungometraggi, ha presentato due retrospettive cinematografiche. Una dedicata a Cronenberg, realizzata dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con il Festival, l’altra al “retrofuturo” – e Insert Coin, un programma di talk con docenti, esperti e creativi. Ma non solo.
Come già detto, il Festival non è caratterizzato solo dai film d’animazione in concorso:
INU-OH di Masaaki Yuasa (Giappone, Cina, 2021);
My Grandfather’s Demons di Nuno Beato (Portogallo, 2022);
Les voisins des mes voisins sont mes voisins di Anne-Laure Daffis, Léo Marchand (Francia, 2021);
La casa degli smarriti sul promontorio di Sachiko Kashiwaba (Giappone, 2021);
Les secrets de mon père di Véra Belmont (Francia, Belgio, 2021);
Battlecry di Yanakaya (Giappone, 2021);
The Island di Anca Damian (Romania, Francia, Belgio, 2021);
Home Is Somewhere Else di Carlos Hagerman, Jorge Villalobos (Messico, Stati Uniti, 2021);
Dragon Princess di Jean-Jacques Denis, Anthony Roux (Francia, 2021);
Metamorphosis di Michele Fasano (Italia 2022);
I Am What I Am di SUN Haipeng (Cina, 2021);
Khamsa: The Well of Oblivion di Vynom (Khaleb Chiheb) (Algeria, 2022);
Red Jungle di Juan Josè Lozano, Zoltan Hovath (Francia, Svizzera, 2022).

La rassegna si è arricchita infatti di tanti contributi: dalle mostre a tema “nerd” al gemellaggio con il Linoleum Festival di Kiev, dalla call per promuovere nuovi progetti produttivi di animazione mettendoli in contatto con alcune delle principali realtà produttive presenti in Italia alle anteprime ed ai laboratori.

 

Roberto Acquaroli Administrator
International Fashion Hairstylist | Hairdresser Consultant & Trainer | Producer | Nel 2023 il Comitato Leone d’Oro di Venezia mi assegna il premio con il riconoscimento speciale per meriti professionali”. Dal 2021 scrivo e collaboro con Evra Press.
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