Ursula Meier con ‘La Ligne- la linea invisibile’ apre, lunedì 26 settembre, la 23° edizione del Napoli Film Festival. La kermesse, in programma fino al 1° ottobre all’Istituto Francese diretto da Mario Violini in collaborazione con Giuseppe Borrone, vede 28 opere in concorso nella sezione ‘SchermoNapoli Corti’.
Le opere, realizzate da giovani autori campani o girati nel territorio della regione, saranno divise in 5 gruppi: “Un due tre stella” di M. Deborah Farina, “Redento” di Biagio Celotto, “Dell’Attesa” di Adriano Vessichelli, “Il ritratto di Fernanda” di Marco Benincasa, “Io tu e i miei amici” di Fabrizio Cicero, “La caccia” di Davide Mastrangelo (26 settembre); “Amarena” di Alberto Palmiero, “Questo è l’anello” di Luigi Marmo, “Le stagioni della vita” di Francesco Maglioccola, “Incontro con Federico Fellini” di Giuseppe Alessio Nuzzo, “Indagine sulla ricerca dell’altro” di Serena Petricelli, “Scètate” di Saverio Francesco Galdo e Salvatore Carmine De Simone (27 settembre), “Gioia” di Eduardo Castaldo, “La terra dei giochi” di Mauro Di Rosa, “La Challenge” di Carlo Alessandro Argenzio, “Sotto Pressione” di Marco Sardella, “Fishman” di Nicolas e Raffaele Spatarella (28 settembre); “Enchantment” di Chiara Caterina, “La passeggiata” di Alessandro Derviso, “Nei miei occhi” di Emanuele Lanza, “Beyond dreams” di Fabio Ruffo e Daniele Violante, “Bisaccistan” di Vito Nicoletta (29 settembre) “Assenza di peso” di Gennaro Sorrentino Rinedda, “Coriandoli” di Maddalena Stornaiuolo, “Dante” di Antonio Riccardo Santorelli, “Destinata coniugi Lo Giglio” di Nicola Prosatore, “Leggero Leggerissimo” di Antimo Campanile, “Miraggio” di Marianna Adamo (30 settembre).
Nella giornata inaugurale, a partire dalle ore 18:45, spazio alle proiezioni Fuori Concorso del cortometraggio “Dura Lex” di Maurizio Braucci, frutto di un laboratorio di sceneggiatura con un gruppo di giovani detenuti del carcere minorile di Airola, in provincia di Benevento, seguito dal documentario “Il caso Braibanti” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, omaggio al poeta, artista visivo, drammaturgo, studioso delle formiche, nel centenario della sua nascita.
Martedì 27 settembre è la volta del documentario “Due con…” di Felice Valerio Bagnato e Gianluca De Martino, che racconta la vita e i successi di Giuseppe e Carmine Abbagnale, pluricampioni mondiali e olimpici di canottaggio ed eroi italiani tra gli anni ‘80 e ’90, che incontreranno il pubblico alle 18.45. A seguire, per la Sezione Internazionale – Sguardi di donne, è la volta dell’anteprima nazionale del film “Ma nuit” di Antoinette Boulat con Lou Lampros, Emmanuelle Bercot, Carmen Kassovitz in cui due giovani passeggiano di notte tra le strade di Parigi alla ricerca di sé stessi e di un futuro. Nella terza giornata sarà la volta di due anteprime: “Preparativi per stare insieme un periodo indefinito di tempo” di Lili Horvath alle 18.45 e “Santa Lucia” esordio nel lungometraggio di Marco Chiappetta, spesso in concorso al Napoli Film Festival.
Il documentario “Una vetrina che guarda il mare” di Massimiliano Gallo, sulla storia di E. Marinella, è in programma nella giornata di giovedì 29 settembre alle ore 18.45, seguito alle ore 20.30 dall’anteprima nazionale del film “Si, Chef! La Brigade” di Louis Julien Petit con Audrey Lami, Francois Cluzet, Chantal Neuwirth, in cui una chef quarantenne, che ama il suo lavoro, sogna di aprire un giorno un ristorante stellato.
Marco D’Amore sarà il protagonista dell’Incontro Ravvicinato di venerdì 30 settembre, al termine della proiezione del film “L’immortale”. Nel pomeriggio alle 18.45 Un omaggio al grande autore della Nouvelle Vague, Jean Luc Godard, appena scomparso, con la riproposizione di Bande a Part nella versione restaurata 4k.
In conclusione della 23° edizione del Napoli Film Festival, sabato 1° ottobre, saranno tre le proiezioni. Si parte alle 17.30 con l’omaggio a Nicola d’Amelio con “Giorni di un cinema passato” diretto da Giuseppe Rossi. Alle 18.15 l’anteprima nazionale del film “La pantera delle nevi (La panthère des neiges)” di Marie Amiguet e Vincent Munier, presentato al Festival di Cannes 2022 e vincitore del Premio Cesar come miglior film documentario, girato sull’altopiano tibetano con immagini suggestive di un habitat selvaggio dove vivono animali rari. E “La ricetta italiana (The Italian Recipe)” di Zuxin Hou con Yao Huang, Xun Liu, Wu Yingzhe, una produzione italiana realizzata a Roma, che ha ottenuto un grande successo nel loro paese.
Ma non solo. La giornata di chiusura sarà caratterizzata anche dalle premiazioni del Concorso SchermoNapoli corti, dall’assegnazione del Vesuvio Award al regista della migliore opera e le menzioni speciali alle opere, agli autori ed ai protagonisti che si sono particolarmente distinti.
Per informazioni, prenotazioni biglietti e programma completo www.napolifilmfestival.com oppure è possibile inviare una email a info@napolifilmfestival.com.
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