Eccoci a recensire l’ep omonimo della band bergamasca Tormalina. Un giro di chitarra stoppato con un crunch graffiante apre le danze, “Come vorrei”, il primo brano, parte così, si uniscono batteria, voce e, soprattutto, basso (fondamentale all’interno dell’ambiente sonoro creato dal gruppo in questione) danno respiro con una apertura di accordi ed un gioco armonico vocale nel ritornello. Lo scorrere della canzone è gradevole e spensierato fino alla chiusura.
E’ la volta di “Pensami”, piacevolmente indie (ricorda sonorità dei primi anni 2000) il basso si fa protagonista, colonna vertebrale di questo brano. La musicalità nostalgica della canzone sottolinea le parole del testo, cantando una storia d’amore solamente pensata.
Il terzo brano “Allena gli occhi” presenta sonorità più cupe e corpose, come un buon bicchiere di vino rosso, si fa “bere”. Ha un groove incalzante ed allo stesso tempo solido. Un bel riverbero al reparto percussivo dona profondità alla canzone.
“Mayday”, ultimo brano proposto, è un brano più “aperto”, che ci fa ascoltare un piacevole arrangiamento tra due chitarre su un sempre solido tappeto di basso. Una nota di synth, con un bel lead, oserei dire psichedelico, seppur delicatamente proposto e solo di passaggio, e dei bei accordi di tastiera che portano al finale chiudendosi in maniera volutamente torbida con delle “scaglie di basso” che a poco a poco lascia affondare il tutto.
Tirando le somme, la musica presentata dalla band Tormalina si può giudicare ben fatta, propongono un rock con vene indie, non soffrendo totalmente delle canonicità legate a questo genere. Strumentalmente non chiedono moltissimo ma è apprezzabilissimo così. La produzione e gli arrangiamenti delle canzoni sono ben giostrati, senza esagerare sull’effettistica, dando così la possibilità di goderseli in ambiente live.
Link streaming Spotify: https://open.spotify.com/album/4YBJXpdbGO8Plrx6OhQf0G
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