L’album, in uscita per DELTA Records & Promotion, corrisponde al maturo desiderio del veterano musicista di approdare dopo una lunga carriera di collaborazioni e cover a una produzione personale: “Dopo più di quarantacinque anni passati a cantare e suonare in centinaia di concerti con infiniti brani e generi in repertorio è arrivato il momento di cantare qualcosa di profondamente mio” – sono le parole del cantautore a proposito.
Ronchetti nasce a Milano nel ‘62 e lì, durante la sua formazione superiore, si cimenta nella prime esperienze musicali collettive; la prima formazione è una band punk, gli Hogs, di vita brevissima ma i cui orizzonti iscriveranno la produzione di Ronchetti, nel corso del mezzo secolo successivo, nel solco della sperimentazione musicale: di qui l’espressione artistica del milanese attraversa e contamina una notevole congerie di generi: polifonia, alternative, pop, jazz, avanguardia, improvvisazione radicale, canzone d’autore italiana e internazionale, soul, RnB sono vagliati per entro e fuori delle loro possibilità espressive, nelle esibizioni live e i vari progetti che vedono Ronchetti come organizzatore e partecipante. Tra le esperienze più rilevanti c’è la militanza nel trio vocale dei Gobar, con cui partecipa a tre lavori di Evasio Muraro: O Tutto O L’Amore, Controtempo, E Se Ci Diranno, quest’ultimo presentato in quartetto dal vivo alla Sala Stampa del Premio Tenco 2012; da solista incide con Marcello Milanese, il duetto Strength con il Jama Trio, confluito nel loro album di esordio 11.11.11. ; tra il 2011 e il 2019 Ronchetti partecipa a una serie di tour con uno spettacolo sul primo Jannacci, esibendosi, nel 2013, proprio con la band del celeberrimo cantautore meneghino. Dal 2010 Ronchetti è inoltre impegnato nelle iniziative musicali promosse dalla fono-biblioteca Zig Zag, ed e rispettivamente da trenta e dieci anni che frequenta assiduamente festival di cinema e scrive di musica e cinema su Mescalina.it.
Primissimo estratto dell’album, “(Cosa devo fare) Quando piove forte”, è seguito a ruota dall’altro, omonimo singolo dell’album, “Cose da fare”.
Il carattere, lo stile e il sound omogeneo e insieme d’ampio respiro dell’album devono molto alla struttura essenziale del progetto: un’opera quasi familiare, che vede la contemporanea partecipazione all’incisione della maggior parte dei musicisti, talvolta separati da intere generazioni, che hanno attraversato la vicenda artistica e privata di Ronchetti; una vicenda da cui il cantautore astrae originali riflessioni sulla musica – come in “Quando piove forte”, “L’amore è una focaccia calda”, “Donna” – sul tempo – “Attendo il sereno”, “Vedi come passa il tempo”, “Adoro le canzoni di Natale” -, sull’esistenza tutta, in una chiave musicale leggera, talvolta ironica, ma che non sottrae ai singoli brani e all’organismo dell’album tutto una certa profondità poetica e una ricercatezza stilistica notevole.
I riferimenti obbligati da una lunga militanza musicale stanno nell’album di Ronchetti come madeleines proustiane, segretamente foriere di involontarie memorie: c’è Ivano Fossati, Massimo Bubola, ed ovviamente il mostro sacro amatissimo Enzo Jannacci.
La tensione autoriale, supportata musicalmente in certi brani da una elìte di strumenti a coronare l’interessante voce di Ronchetti, gioca col leggero anelito a ‘farsi pop’, in altre gioiose abbuffate corali, a soverchiare l’altro, senza che tale felice conflitto generi vanagloriosi formalismi o manierismo alcuno.
“Cose da fare” è dal 20 maggio disponibile, oltre che su tutti i digital stores, anche in formato CD e in vinile numerato.
Link Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/album/2T2CJClJvP84qZ41qz2Lxf
Web Links Paolo Ronchetti:
Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100008496729091
Instagram: https://www.instagram.com/paoloronk62?igsh=cWozcWNyaDN4dnd1
Comment here