Cinzia Conso nasce a Cassano allo Jonio (Cs) l’8 Maggio 1986 sotto il segno del Toro. Inizia i primi passi nel mondo della musica, spinta dalla sua irrefrenabile passione per il canto, in tenera età. Inizia a studiare canto cominciando dalla tecnica lirica per poi perfezionarsi in canto pop, conseguendo il Diploma presso il “Borgo della musica” nota Accademia musicale di Milano associata al CPM. Partecipa a stage e percorsi di formazione con celebri artisti del panorama musicale italiano, come Luca Jurman e Roberta Faccani. Nel 2002 affianca nel tour estivo Valerio Merola nel format “Bellissima”. Nello stesso anno collabora con Jerry Calà. Nel 2004 si esibisce come cantante del programma itinerante “FURORE” di e con Alessandro Greco e Beatrice Bocci. Dal 2006 al 2008 è stata co conduttrice della rassegna estiva Calabrese “Le notti dello Statere” affiancando molti celebri attori e attrici del panorama cinematografico italiano. Nell’anno 2007 affianca nel tour calabrese Stefano Sani. Nel 2008/2009 affianca sempre altre due grandi artiste della musica Italiana Lena Biolcati e Tiziana Rivale nei tour di quell’anno. Collabora con vari cast di programmi tv quali, “Italia’s next top model”, “Sei più bravo di un ragazzino di 5a”. Nel 2018 e 2019 affianca sul palco l’Autore Dario Baldambembo omaggiando la compianta Mia Martini.
Nel 2021 fa parte del cast del programma in onda su 7gold “The coach”.
Nel 2023 partecipa al noto programma tv “The voice” in Ungheria, passando tutte le fasi: “Blind audition. Duello, Knock out e Live show” arrivando tra i TOP 12 finalisti.
Nel 2024 collabora con il Tastierista e produttore dei “Rata blanca”, Hugo Bistolfi, prestando la sua voce a due brani contenuti nell’album “Viaggio nel cosmo – Italia”, Prigione planetaria e La speranza. Sta lavorando ad un importante progetto musicale curato dalla Roka Music che vedrà presto la luce.
Benvenuta e grazie per essere qui con noi. Iniziamo parlando del tuo nuovo singolo: qual è la storia o il tema centrale che lo caratterizza?
Il tema centrale di “Tilt” è l’emozione travolgente che si prova nel rivedere una persona che ha avuto un ruolo importante nella nostra vita. Quel momento in cui la sua visione sconvolge i pensieri e le emozioni, mandandoci “in tilt”.
Quali sono state le principali fonti di ispirazione che hanno guidato la creazione di questa canzone?
La fonte di ispirazione per “Tilt” è un’esperienza universale: rivedere una persona che ha significato molto per noi e sentirsi sopraffatti da un turbinio di emozioni. È un momento che chiunque può comprendere e vivere, rendendo la canzone profondamente connessa alle esperienze di tutti.
Quale messaggio desideri trasmettere al tuo pubblico attraverso questo brano?
È un invito a vivere e accettare questi momenti di “tilt” emotivo, perché fanno parte della nostra umanità e del nostro percorso emotivo.
In che modo questo singolo si distingue rispetto ai tuoi lavori precedenti, sia in termini artistici che personali?
“Tilt” si differenzia dagli altri miei lavori sia per il messaggio sia per il sound. È un pezzo che combina vulnerabilità e forza, invitando a vivere e accettare questi momenti come parte del nostro percorso emotivo.
Musicalmente, “Tilt” si distingue per un sound più intenso e ricco di dinamiche che riflettono il caos interiore descritto nel testo. Ho sperimentato con arrangiamenti capaci di amplificare la tensione emotiva, rendendo l’esperienza sonora unica e profondamente coinvolgente.
Guardando al futuro, quali progetti musicali hai in serbo, oltre a questo singolo?
Nei prossimi mesi, oltre a “Tilt”, ci saranno altre uscite e grandi sorprese in arrivo.
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