Dopo Richard Gere, al Giffoni Film Festival è stata la volta di Sylvester Stallone. Il divo hollywoodiano è stato ospite con un collegamento streaming rispondendo alle domande dei ragazzi presenti al Festival e ha approfittato per parlare del suo nuovo progetto cinematografico “Samaritan”.
Samaritan
“E’ un’idea fantastica – ha detto -, interpreto un vecchio supereroe che non vuole più esserlo, e si parla anche del suo rapporto con un bambino, c’è un grande cuore nella storia, ‘Samaritan’ invece ha molto in comune con Rocky, è molto realistico, non è pieno di elementi fantasy”.
Rocky (Stallone al Giffoni)
Con il sorriso felice di essere in collegamento con i ragazzi del Giffoni, una bella conversazione finita con un selfie via steaming. Parlando di uno dei suoi film più famosi la saga di Rocky, Stallone ha detto: “è stata una benedizione e un miracolo. Non ho mai pensato che sarebbe diventato qualcosa di così grande. Tutti hanno un sogno nel mondo e Rocky ha mostrato che quel sogno si può realizzare – sottolinea -. Se un’idea pensi possa arrivare alle altre persone, vai avanti. Tutte le persone combattono nella vita a mondo loro. Nella storia di qualcuno che lotta e non si arrende tutti possono riconoscersi. Vanno raccontati questi sogni che tutti abbiamo, quelli che riguardano la condizione umana”.
un bilancio della sua vita
“tutto quello che mi ero prefissato da giovane, tutti i miei obiettivi sono stati raggiunti e superati. A 30 anni ho vinto questo (dice, mostrando l’Oscar), cosa potrei fare di piu’? Quello che voglio realizzare ora è scrivere, produrre, trovare giovani filmmaker come voi, aiutarvi a realizzare i vostri sogni. Io non ho più niente da provare, ora è il vostro turno.
Gli viene chiesto per Rocky lei ha ricevuto due nomination all’Oscar come Miglior Attore e Sceneggiatore, e questa cosa è capitata con Orson Wells e Charlie Chapiln.
“È importante che si possa comunicare l’idea di non arrendersi mai e di andare avanti – ha spiegato l’attore. Ai giovani che si avvicinano al cinema dico: scrivete qualcosa che abbia a che fare con la difficoltà nel realizzare delle prove, superarle e ottenere risultati. Rocky è uno che ha un sogno. E a volte i sogni diventano realtà”.
Un ragazzo gli chiede con quale regista le piacerebbe lavorare? “dipende dai film un film come Rocky sarebbe straordinario lavorare con Francis Ford Coppola. Ma il vero regista con cuoi amo lavorare sono io”
E chiudendo il collegamento anche lui, come Richard Gere, promette che l’anno prossimo andrà al Giffoni per sentire il calore di tanti ragazzi.
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