Con il suo singolo d’esordio “Controllo”, REDFRA affronta il tema degli attacchi di panico, mettendo in luce l’importanza della salute mentale in una società caotica e frenetica. Tra sonorità punk e pop, il brano è un grido di consapevolezza e resistenza per chi vive nel silenzio del proprio caos interiore.
Giovane cantautrice calabrese, REDFRA unisce passione per la musica e il cinema, costruendo un percorso artistico intenso e sincero. Laureanda in Comunicazione e DAMS, e seguita dal vocal coach Rosario Canale, racconta la sua lotta per superare i limiti, ispirando il pubblico a ritrovare se stessi e abbracciare la propria unicità.
La musica e il cinema ti appassionano sin da bambina. Come queste due arti si intrecciano nella tua vita e nel tuo percorso creativo?
Il cinema e la musica sono estremamente legati tra loro, perché un film senza sottofondo musicale non avrebbe lo stesso impatto emozionale sullo spettatore, proprio perché la musica ci fa raggiungere stati emotivi che da sola l’immagine non ci susciterebbe! Quindi ho sempre cercato uno spunto cinematografico da tradurre successivamente musicalmente. È un incastro perfetto!
Stai per laurearti in Comunicazione e DAMS. In che modo questi studi hanno influenzato la tua visione artistica e musicale?
Il corso che ho scelto di intraprendere all’interno della mia università devo dire che ha ampliato la mia visione sulla storia della musica, per via degli approfondimenti fatti sulla musica classica, sul jazz, blues e anche il rock. Ho avuto modo di scoprire una varietà di cose di cui prima non ero a conoscenza. E ciò ha nutrito la mia curiosità giorno dopo giorno e sicuramente dal punto di vista culturale e comunicativo sono cambiata totalmente!
Hai scelto di approfondire la tua formazione musicale con Rosario Canale. Come descriveresti questa esperienza e cosa hai imparato da lui?
Credo fermamente che l’incontro con Rosario mi abbia cambiata irreversibilmente in ambito musicale. Mi ha seguito e continua a seguirmi con molta dedizione e cerca sempre di spronarmi nell’osare di più, più di quanto io immagino di poter dare al pubblico che mi ascolta. Con l’aiuto di Rosario sto cercando di far fronte a quelli che sono i miei blocchi mentali che, ovviamente, si riversano inevitabilmente sulla mia voce e sul modo che ho di gestire il tutto in circostanze che me lo richiedono, ad esempio durante le performance live o anche in studio.
Il tuo primo singolo esplora la lotta contro il caos interiore. Quali messaggi speri di trasmettere con la tua musica in futuro?
Il messaggio che voglio far arrivare alle persone che ascoltano la mia musica è certamente quello di non perdere mai se stessi e se ciò accade, di cercare sempre un motivo per rialzarsi senza timori, senza maschere o vergogna! E magari con una nuova consapevolezza cominciare ad affrontare quelli che sono i problemi che ci presenta la vita, ogni giorno del resto. Perché quella paura, quel caos interiore deve essere, da noi concepito, come un valore aggiunto alla nostra persona e non come fonte di limitazioni. Il concetto di salute mentale è così vasto e lega così tanti stati di questo “suicidio mentale” come piace definirlo a me, che ancora oggi purtroppo tocca sempre più persone all’interno della società in cui viviamo. E sicuramente un altro aspetto centrale che vorrei arrivasse al pubblico è proprio quello di accettarsi e fregarsene dell’opinione altrui, perché ad ogni modo saremo sempre unici, con i nostri pregi e difetti.
Guardando al futuro, quali sono i tuoi sogni e progetti come REDFRA?
Non amo pensare al futuro, mi piace vivere chiassosamente il presente così com’è! Indubbiamente il mio sogno è quello di poter vivere di musica, comporre nuovi brani, sperimentare nuove sonorità e magari realizzare qualche album, chissà! Voglio continuare a fare musica, oggi e per un lungo tempo ancora. Queste sono le mie aspettative.
~REDFRA~🎸🔥🎤
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