Benvenuta, parlaci di te….
Mi chiamo Maria Pia Pizzolla e la musica è sempre stata il filo conduttore della mia vita. Fin da bambina ho sentito il bisogno di esprimermi cantando e scrivendo, trasformando emozioni e pensieri in parole e melodie. Crescendo, questa passione è diventata un vero e proprio percorso, fatto di studio, esperienze, concerti e tanta ricerca interiore. Ogni brano che scrivo nasce da un momento reale, da un’emozione autentica. Non ho mai voluto forzare nulla: la mia musica racconta la mia vita, le mie cadute, le mie scelte e le mie rinascite. Ho imparato che sono proprio le sfide e i momenti di solitudine a farmi crescere di più, e spesso è da lì che nascono le canzoni più vere. Oggi continuo questo cammino con entusiasmo, portando avanti il mio progetto musicale con la speranza che chi ascolta possa ritrovarsi nelle mie parole. Credo che la musica sia un modo per incontrare gli altri, per creare connessioni profonde e sincere, e per sentirci – almeno per un attimo – meno soli.
Da poco il tuo lavoro è disponibile su tutte le piattaforme digitali, descrivimelo in tre parole.
Introspezione – Scelte – Crescita
Lasceresti l’Italia per fare un’esperienza all’estero?
Certamente SI.
La musica ha il potere di cambiare le persone e il mondo?
Certamente sì. La musica è potentissima: ha una vibrazione altissima e riesce a entrare dentro di noi. Quando le parole e le note si incontrano con quello che stiamo vivendo, diventano una chiave che ci apre nuove prospettive. Una canzone può farti capire dove stai sbagliando, chi vuoi davvero accanto e chi invece ti fa male, può farti cambiare atteggiamento o addirittura modo di vedere la vita. È un linguaggio universale che ci aiuta a guarire, a crescere e a ritrovare equilibrio. Per me, ascoltare musica significa lasciarmi andare a quel fiume di note e parole che mi trasporta in un’altra dimensione. In quel luogo interiore, anche nei momenti più difficili, riesco sempre a stare bene.
Se tornassi indietro rifaresti tutto o faresti scelte diverse?
Se tornassi indietro rifarei quello che ho fatto, forse oserei di più nella sperimentazione, senza preoccuparmi se un pezzo ha le caratteristiche per essere radiofonico o no.
Quando potremo ascoltarti dal vivo?
Quest’inverno certamente.
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