TrEP è una anomalia. Non credo sarà facile trovare un altro album in cui poter ascoltare generi quali post-punk, elettronica, dub-techno, math-rock, pop e cantautorato. Un lavoro estremamente ricco e ben strutturato che si distacca dalle precedenti produzioni per un uso molto più marcato del cantato da parte di Salvo La Rosa, che riesce a destreggiarsi tra Synth e microfono ben sostenuto dal martellante drumming di Giovanni Giardina.
Il disco si apre col botto con Manicomio, traccia scelta come singolo di lancio del disco. Un vero tripudio di elettronica e suoni pestati conditi da liriche talmente leggere che ti entrano in testa fin dal primo ascolto. Un arrangiamento estremamente pulito arricchito però da una cura per i suoni di sintetizzatore che sembra essere maniacale. Un’autentica perla pop che si aggiudica il titolo di Best Track del disco!
Si prosegue con Guard Rail, una ballata dal retrogusto rock, un po’ sognante e un po’ da pogo. Ancora una volta la qualità del sound e il lavoro sul testo sono l’arma vincente di un brano che ci riporta al buon cantautorato di qualità degli anni 70 ma con una sua dimensione attuale ed estremamente personale. Un brano che riesce ad essere aggressivo nelle musiche ma dolce nei versi.
E’ la volta di Lacci, terzo brano del disco, che mantiene lo stesso mood nostalgico e vagamente romantico del brano precedente. Arrangiamenti e suoni decisamente più scarichi per lasciare il giusto spazio alla voce di Salvo che ancora una volta ci porta dei versi estremamente ispirati.
Quarto brano, Nancy. Un brano che torna a picchiare forte dopo le atmosfere dolci del suo predecessore. Strofe che si contraddistinguono ancora una volta per il massiccio lavoro ai Synth e dei pattern di batteria che si assottigliano per poi liberarsi sul ritornello. Un brano che sembra prendere riferimenti dal prog anni 70. Le atmosfere si incupiscono. Gino è la traccia che chiude questo disco. Un brano dal carattere post punk che ci trasporta in una atmosfera estremamente urbana. Sound secco e deciso, la batteria utilizza pochissimi piatti. La voce di Salvo qui è messa in primissimo piano. Senza ombra di dubbio un cambio di velocità da parte del duo palermitano che, puntando in maniera decisamente più marcata sui testi dimostrano una crescita artistica ben visibile in questo disco.
Un EP che mantiene un leggerezza di fondo pur essendo un album estremamente ricco sotto ogni punto di vista.
Link streaming Spotify:
https://open.spotify.com/intl-it/album/2C1qsoB1C5wp4bA63opB3P
Fan Link:
https://push.fm/fl/OAHjFw2v
Instagram: https://www.instagram.com/roofsize







Comment here